LONATE – I Comuni rurali di Tornavento con Tinella e Sant’Antonino, rispettivamente di 259 e 866 abitanti, furono – con Regio Decreto del 7 marzo 1869 aggregati a Lonate Pozzolo. Questo paese è stato storicamente parte della pieve di Dairago, ma anche del Circondario di Abbiategrasso, mandamento di Cuggiono. Nel 1887 entrò a far del Circondario di Gallarate e, nel 1927, venne inserito nella neonata provincia di Varese, nata da una costola di quella di Milano.
Tinella, un nome perduto
Sulla riva sinistra del Ticino si sono persi diversi Comuni, specialmente al tempo dell’unificazione. Tinella era uno di questi, ma anche Rubone, in territorio di Bernate Ticino, ha fatto la medesima fine. Presenze antiche andate perdute con la modernità. Il nome Tinella è rimasto ad uno degli antichi scaricatori (nel Ticino) del Naviglio Vecchio, recentemente riscoperti.
Tinella era un antico comune censuario conosciuto nel territorio dell’Altomilanese per il suo grande mulino che fu abbattuto nel 1902 in occasione dello scavo del Canale Industriale. E’ documentato che nel XV secolo vi era un ospizio, ragion per cui si può arguire che fosse attraversato da una importante via di comunicazione, probabilmente l’antica “strada dei mercanti” il cui tracciato a Nord non è stato ancora individuato. Vi passava la roggia molinara di Lonate che faceva ruotare le pale del mulini (il Molino Grande e il Molinaccio), roggia che dopo aver alimentato i mulini del ponte di Castano e Turbigo ritornava al Ticino in territorio di Robecchetto. A Tinella vi era anche la casa del custode del Naviglio che scorreva da secoli a poche decine di metri e sappiamo anche che ci abitavano le famiglie Motta e Romorini.
Una decina di anni fa l’antica strada comunale di Tinella che conduceva a Vanzaghello e Magnago (della cui parrocchia faceva parte) venne distrutta dall’Enel ma alcuni cultori di storia locale, guidati da Ambrogio Milani l’hanno in parte riscoperta. A Vanzaghello c’è ancora oggi la Via dei Mulini che conduceva a Tinella, anche perché tali mulini macinavano grano per i paesi posti a sud dell’Olona. Su questa strada, che passa accanto al Campo della Promessa, nei pressi della cascina Grasca (oggi Calderona) c’è una lapide (1771) che ricorda un pastore ucciso da un fulmine. Si dice che il pastore provenisse dalla Valcamonica e tale iscrizione documenta un importante passaggio di transumanza. Tornavento con Tinella era dunque un comune rurale che aveva un territorio preciso a sbalzo sulla valle del Ticino inondato da un panorama stupendo. Purtroppo, l’archivio dell’antico paese è andato perduto e del territorio di Tinella, oggi, se ne ricordano in pochi.
DOTO L’ antico mulino di Tinella demolito all’inizio del Novecento