Ha detto una cosa davvero interessante l’architetto Paolo Favole durante l’incontro dell’altra sera sul PGT aperto a tutti i cittadini (a dire il vero non c’era nessuno, salvo tre appartenenti alla comunità pakistana e un paio di magentini). Segno che questa amministrazione, tra le altre cose, non è stata capace di far appassionare la gente alle problematiche della città. Ma veniamo alla cosa interessante.
L’architetto ha detto che Magenta non ha un centro storico. Nel corso degli anni sono stati effettuati numerosi stravolgimenti al punto che quello che abbiamo non può essere definito centro storico. “Le colpe dei padri, purtroppo, ricadono sui figli – ha detto – e noi estensori del PGT dobbiamo fare i conti con questo centro storico. Proporrò anche per Magenta degli incentivi sugli interventi per tutti coloro che avvieranno restauri di tali edifici”.
Seconda cosa interessante dell’architetto. Oltre ai Piani di Governo del Territorio dei comuni di regione Lombardia si è occupato anche di quella che noi conosciamo come la Terra dei fuochi nel casertano. Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Casapesenna fanno circa 44mila abitanti. “Il centro storico è rilevante – spiega il tecnico – Ho realizzato uno studio dettagliato su ogni cosa, dai balconi ai porticati. Chiunque interviene sugli edifici del centro storico, che non ha mai subito trasformazioni stravolgenti, ottiene il 20 per cento del valore dell’intervento in diritti volumetrici sulle aree che il comune gli dà, quindi lottizzate dal comune. Alcune di queste norme le proporremo anche per Magenta”.