SOMMA LOMBARDO – Due i capofila (ETVilloresi per l’Italia e l’Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzonese e Valli per la Svizzera) e numerosi i partner (Museo della Scienza e della Tecnologia ‘Leonardo da Vinci’, Fondazione Museo Augusta e quella Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo, Parco Nazionale Val Grande, Comune di Olgiate Olona, società Le Rogge Srl, Ente regionale per lo sviluppo del Bellinzonese e Valli, OTR Bellinzonese e Alto Ticino, Associazione Museo di Leventina, Comuni di Serravalle e Faido, Fondazione Pro San Gottardo e CSG Swiss Railpark St. Gotthard) che condivideranno visioni e azioni per i prossimi tre anni di durata del progetto, finalizzati a promuovere una diversa concezione di viaggio all’insegna di una fruizione sostenibile del territorio.
Sviluppo della mobilità dolce (con l’individuazione di itinerari turistici ciclo-pedonali interconnessi alla rete di mobilità pubblica), riscoperta delle storiche vie di comunicazione, sostegno ai flussi turistici transfrontalieri a ridotto impatto ambientale: ecco in sintesi i tratti salienti di un progetto che si propone di avvicinare realtà prossime che però, purtroppo, ancora non interagiscono come potrebbero e dovrebbero fare se si considerano le importanti sinergie che solo in tal caso verrebbero a crearsi.
Martedì è stata formalizzata la costituzione della cabina di regia che si incontrerà periodicamente al fine di orientare le varie attività previste dal cronoprogramma: nella suggestiva cornice di Panperduto, oggetto di visita da parte dei partecipanti all’iniziativa, le varie rappresentanze del partenariato sono entrate nel vivo dei lavori, approfondendo altresì le modalità operative di rendicontazione da attuare nel contesto del progetto.
“Da capofila italiano siamo molto soddisfatti di poter dare il nostro contributo nell’ambito del MuLM, confidando fortemente nelle potenzialità delle aree transfrontaliere. Abbiamo un’esperienza consolidata in azioni in partenariato come questa; grazie a fondi INTERREG dello scorso settennato abbiamo realizzato il Museo delle Acque Italo-Svizzere a Panperduto, che proprio in questo giorni ha accolto nei suoi spazi il comitato di pilotaggio del nuovo progetto” commenta il Presidente di ETVilloresi Alessandro Folli.
“Il progetto riunisce partner importanti sia per il territorio italiano che elvetico e offre al Consorzio la possibilità di raggiungere obiettivi ambiziosi per promuovere conoscenza e fruizione dei beni culturali e naturali che caratterizzano i territori transfrontalieri e le loro vie d’acqua” aggiunge il Direttore del Consorzio Valeria Chinaglia.
Sviluppo della mobilità dolce (con l’individuazione di itinerari turistici ciclo-pedonali interconnessi alla rete di mobilità pubblica), riscoperta delle storiche vie di comunicazione, sostegno ai flussi turistici transfrontalieri a ridotto impatto ambientale: ecco in sintesi i tratti salienti di un progetto che si propone di avvicinare realtà prossime che però, purtroppo, ancora non interagiscono come potrebbero e dovrebbero fare se si considerano le importanti sinergie che solo in tal caso verrebbero a crearsi.
Martedì è stata formalizzata la costituzione della cabina di regia che si incontrerà periodicamente al fine di orientare le varie attività previste dal cronoprogramma: nella suggestiva cornice di Panperduto, oggetto di visita da parte dei partecipanti all’iniziativa, le varie rappresentanze del partenariato sono entrate nel vivo dei lavori, approfondendo altresì le modalità operative di rendicontazione da attuare nel contesto del progetto.
“Da capofila italiano siamo molto soddisfatti di poter dare il nostro contributo nell’ambito del MuLM, confidando fortemente nelle potenzialità delle aree transfrontaliere. Abbiamo un’esperienza consolidata in azioni in partenariato come questa; grazie a fondi INTERREG dello scorso settennato abbiamo realizzato il Museo delle Acque Italo-Svizzere a Panperduto, che proprio in questo giorni ha accolto nei suoi spazi il comitato di pilotaggio del nuovo progetto” commenta il Presidente di ETVilloresi Alessandro Folli.
“Il progetto riunisce partner importanti sia per il territorio italiano che elvetico e offre al Consorzio la possibilità di raggiungere obiettivi ambiziosi per promuovere conoscenza e fruizione dei beni culturali e naturali che caratterizzano i territori transfrontalieri e le loro vie d’acqua” aggiunge il Direttore del Consorzio Valeria Chinaglia.