Munib, senza avvisare, come al solito, mi dice: “venga direttore dobbiamo andare a comprare le capre!”…
Poi solo poi mi spiega cosa sta facendo. Vuole celebrare l cerimonia dell’ Aqīqa per onorare i figli.
Però è giusto spiegare cos’è lʿAqīqa.
La ʿaqīqa (in arabo: عقيقة) è la tradizione islamica che prevede l’effettuazione del sacrificio di un animale in occasione della nascita di un figlio.
Il rito della ʿaqīqa non è obbligatorio, ma è altamente raccomandato ed è ritenuto importante dalla tradizione. Il sacrificio deve essere effettuato sette giorni dopo la nascita; in questa occasione si tagliano i capelli al bambino e gli si impone il nome. Se vi sono degli impedimenti, il sacrificio può essere posticipato al 14° o al 21º giorno; se non è possibile effettuarlo neanche in queste date, lo si può rimandare e compierlo prima che il bambino raggiunga la pubertà.
In genere si sacrifica una pecora o una capra; parte della carne viene donata ai poveri, il resto viene consumato in un pasto organizzato con parenti ed amici per festeggiare la nascita. Tra i musulmani sunniti c’è l’usanza di sacrificare un animale per la nascita di una femmina e due animali per la nascita di un maschio, mentre tra gli sciiti non c’è questa differenza.
Beh alla fine, Munib come da tradizione ha acquistato 4 capre, sono troppe per i 40 invitatoo alla cerimonia, ma qui non si butta via niente, specie se è cibo, quindi quello che avanza sarà donato alle famiglie bisognose, qui la Zakāt sembra essere il denominatore comune di chi sta meglio, come in Italia (sono ironico).
Intanto, fino a domani dovrò convivere con le 4 capre, che si trovano nel corridoio adiacente alla mi camera!
A tutti gli animalisti, prima di ogni polemica, io sono solo un reporter documento ciò che vedo e fanno gli altri!