Vaccino fatto all’estero? In teoria non dovrebbero esserci problemi per avere la certificazione verde in Italia. In pratica non è così.
Lo testimonia Nisar Ahmed che vive a Magenta, è nato in Pakistan e si è vaccinato con una doppia dose di Moderna nel suo paese di origine. La prima gli è stata somministrata il 6 agosto, la seconda il 7 settembre.
Ha ottenuto il green pass in Pakistan, ma una volta rientrato a Magenta ecco che sono cominciati i problemi. “Il mio green pass ho scoperto subito che non veniva accettato dal lettore QR Code – ha detto – così anche per mia figlia e per tutti i componenti della miglia famiglia. Siamo in cinque. Mi sono rivolto all’ATS che mi ha segnalato un link per risolvere il problema, ma non è cambiato nulla”.
E così nonostante la circolare del Ministero della Salute affermi che le somministrazioni ricevute all’estero devono essere considerate equivalenti a quelle ricevute in Italia, al lato pratico non è così. Con tutte le conseguenze che questo comporta. “Per ogni movimento abbiamo dovuto fare il tampone perché ormai viene richiesto ovunque, con i costi che sappiamo – continua Nisar – auspico che questo inconveniente finisca al più presto perché si tratta di un problema burocratico che non viene gestito a dovere. Siamo parecchi in queste condizioni, nonostante il vaccino regolarmente fatto non possiamo avere il green pass in Italia”.