Lavoro agile pubblica amministrazione
Milano, 19 gennaio – È stata discussa e bocciata ieri sera nell’Aula consiliare di Regione Lombardia la mozione, proposta dal Movimento 5 Stelle, per il ripristino del lavoro agile nelle Pubbliche amministrazioni.
In merito è intervenuto il Consigliere regionale, membro della IV Commissione attività produttive e occupazione Silvia Scurati (Lega): “lo smart working ha rappresentato nella fase più acuta dell’emergenza epidemiologica uno strumento importante che ha consentito di non paralizzare le attività economiche e i servizi pubblici. Purtroppo, questa soluzione ha anche causato una fortissima contrazione dell’indotto che ruota intorno alla presenza fisica dei lavoratori negli uffici, mettendo letteralmente in ginocchio bar, ristoranti, negozi, mense e servizi, e in serio pericolo la sopravvivenza economica di molte famiglie”.
“Da non sottovalutare – ricorda Scurati – sono anche le problematiche di natura psicologica legate all’isolamento e alla difficile separazione tra la vita privata e il lavoro influendo negativamente sulla mente e sul fisico. Il ricorso al lavoro agile ha inoltre quale conseguenza sociale la desertificazione dei quartieri e delle città, l’aumento dei costi per le famiglie e la riduzione complessiva dei servizi offerti dalle Pubbliche amministrazioni”.
“Lo scenario attuale presenta condizioni diverse rispetto alla situazione iniziale della pandemia determinate dall’efficacia del piano vaccinale dove, peraltro, la Lombardia si è distinta per eccellenza non solo in Italia ma anche rispetto al resto d’Europa. Il reale ritorno alla normalità passa anche da queste decisioni, il telelavoro non può essere considerato una soluzione “standard” da attuare sempre e comunque. Da qui la scelta di bocciare il testo che chiedeva il ripristino del lavoro a distanza: oggi grazie ai progressi compiuti e agli strumenti a disposizione per combattere e prevenire gli effetti del Covid dobbiamo continuare tutti insieme sulla strada per ripristinare quanto prima possibile una situazione di assoluta normalità” conclude Scurati.