TURBIGO – Nelle annose questioni riguardanti la ricerca delle ‘ragioni storiche’ che avevano portato i Landi al possesso del feudo di Turbigo, all’Archivio di Stato di Milano è conservato un questionario in cui un certo Borromeo, cancelliere di Turbigo, attesta che al tempo c’erano in paese due osterie: la prima gestita da Gio. Battista Fagnano dal 1656 (nella foto) e la seconda situata nei pressi del ponte sul Naviglio di proprietà della principessa Polissena Landi con il relativo dazio dell’imbottato. Dichiara inoltre che a Turbigo ci sono ottanta fuochi (famiglie allargate), una chiesa parrocchiale e un’altra dei padri Agostiniani Scalzi, nove ‘Case da Nobile’, una delle quali di proprietà della principessa Polissena. Quest’ultima è il ‘Castello’ dimora del podestà Alessandro della Croce e dell’agente fiscale.
FOTO Quella che fu l’osteria dei Fagnani nella quale c’era un affresco cinquecentesco