Nei giorni 24-25-26 febbraio 47 studenti del Liceo Linguistico d’Arconate e d’Europa hanno partecipato all’European Commission Mode x Energy policy for sustainable development, una simulazione dei lavori della Commissione Europea, il braccio esecutivo dell’UE, ospitata presso la sala polifunzionale del Comune.
Vestendo i panni della Commissione Europea, i ragazzi hanno elaborato una direttiva volta a promuovere la sostenibilità energetica all’interno dei paesi membri dell’Unione Europea, coniugando il rispetto dell’ambiente con gli obiettivi di efficienza energetica e sostenibilità economica.
La metodologia utilizzata ha coniugato la dimensione internazionale e diplomatica del dibattito, con la creatività e pragmaticità di un hackaton.
In questi tre giorni i partecipanti, guidati da mentor esperti dell’associazione di promozione sociale WAYouth, hanno potuto sviluppare competenze trasversali come l’empatia, il teamworking, la gestione dello stress e del tempo, il problem solving e la capacità comunicativa che ha previsto l’utilizzo dell’inglese come lingua veicolare.
Grande soddisfazione è stata espressa dal dirigente scolastico dell’Istituto, dott. Emanuele Marcora: “Uno dei principali obiettivi che ci poniamo come comunità educante è la capacità di tradurre le idee progettuali in azione, grazie alle competenze sviluppate a scuola.
Il tema scientifico dell’energia è stato letto in una prospettiva di sviluppo sostenibile e contestualizzato in chiave geopolitica nel drammatico scenario attuale, utilizzando per altro la lingua inglese come canale comunicativo”.
Entusiasta anche la vicepreside, prof.ssa Simona Vismara, che ha coordinato l’iniziativa: “Questo percorso didattico ha dimostrato, ancora una volta, che la competizione positiva e orientata alla creazione di soluzioni pratiche, soprattutto se guidata da mentor capaci ed entusiasti, può essere uno strumento di formazione molto coinvolgente”.
L’esperienza didattica è uno dei primi tasselli del percorso Steam che il Liceo d’Arconate sta mettendo in atto per coniugare la tradizione umanistica dell’internazionalizzazione con l’apertura al mondo e al metodo scientifico tecnologico.