In questi giorni di passi e incontri con la città, sono iniziati anche i primi confronti tra candidati sindaci, momenti importanti per permettere alla cittadinanza di confrontare le diverse visioni, idee e proposte per Magenta, Pontevecchio e Pontenuovo.
Fa specie, devo ammettere, vedere come il candidato del centrodestra Luca Del Gobbo si rifiuti ogni volta di parlare dell’operato di questi ultimi 5 anni dell’Amministrazione Calati, da lui votata e sostenuta. Un silenzio che stride con il semplice fatto che nelle liste della sua coalizione sono candidate le stesse persone che oggi compongono la giunta del Sindaco Chiara Calati.
Capisco però perché sia utile tacere in campagna elettorale sugli errori e le mancanze di questi anni dell’Amministrazione Calati-Del Gobbo, tra cui la pessima gestione di ASM.
I primi problemi sorti con l’azienda, che ha sempre svolto servizi importanti per la nostra città e che fino al 2017 ha saputo distribuire utili ai comuni, arrivano infatti con la nomina del nuovo Cda – di cui faceva parte anche Progetto Magenta – all’inizio dell’Amministrazione Calati-Del Gobbo.
Ingabbiata nell’ennesima lotta per le poltrone tra i partiti del centrodestra, ASM è rimasta bloccata per anni, perdendo opportunità decisive su energia e verde, senza alcuna visione per il futuro. Un destino che rischia di ripetersi se verrà eletto come Sindaco Luca Del Gobbo, il quale dovrà fare ancora una volta i conti con le segreterie di partito per la nomina del nuovo Cda.
Quella di ASM è una partita chiave per Magenta, che non può essere risolta né lasciando carta bianca ai partiti né pensando di chiudere tutto e buttare via la chiave. Proporre quest’ultima soluzione sarebbe pura demagogia, sia perché per chiudere ASM serve l’80% del capitale sociale (Magenta ne detiene il 60%), ma soprattutto perché i contratti in essere che l’azienda ha siglato prevedono delle ovvie penali. Se ASM chiude qualcuno quelle penali dovrà pagarle. È necessario presentare ai comuni un piano di sviluppo a partire dalla liquidità su efficientamento energetico e cura del verde.
Noi preferiamo lasciare ad altri le polemiche e il populismo e credere invece in un vero rilancio della società, partendo dai temi su cui ASM può ancora dire molto e dando a Magenta e alle sue partecipate ciò che è mancato in questi anni: un sindaco credibile che sapesse prendere le decisioni. Su questo continueremo la nostra campagna elettorale, incontrando imprese e cittadinanza con serietà e proposte concrete per il presente e il futuro di Magenta