BUSTO A. – Un’impresa sociale al passo con i tempi, con idee ben chiare e capace di prendersi cura di oltre 6.000 persone disabili e fragili nelle province di Varese, Como, Milano, Lecco, Monza Brianza e Pavia. È questa la fotografia della cooperativa sociale Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio che risulta dal Bilancio Sociale 2021 approvato all’unanimità nella recente assemblea dei soci; un quadro dai colori vivaci e proattivi dal quale emergono i quattro temi che contraddistinguono la cooperativa sociale: «Autismo, casa, autonomia e lavoro», spiega il presidente del Consiglio di Gestione Domenico Pietrantonio. «Sono questi i cardini della nostra cooperativa, gli ambiti strategici e le parole che dicono cosa facciamo e cosa vogliamo continuare a fare, insistendo su una gestione diretta dei servizi, come già indicato dal Piano di Impresa Sociale 2021 – 2024. La modalità che abbiamo fatta nostra è quella del project financing sulla quale ci stiamo confrontando con alcune amministrazioni comunali – nello specifico Caronno Pertusella e Marnate – al fine di ampliare i servizi erogati, dando vita a case per persone disabili adiacenti ai servizi diurni già esistenti». Il metodo è quello del dialogo costante e costruttivo, in particolar modo con i Comuni. «Occorre capire cosa serve sul territorio per riuscire a dare delle soluzioni che possano dare risposta a un bisogno reale – prosegue Pietrantonio -, evitando, come sta succedendo in alcuni enti pubblici, derive “antisussidiarie” che non perseguano una reale e concreta coprogrammazione e coprogettazione degli interventi e dei servizi».
Nel 2021 si è rafforzata la collaborazione e l’attività svolta con la Solidarietà e Servizi Fondazione, della quale la cooperativa è socio unico. In particolare, l’evento organizzato nel settembre scorso è stata l’occasione per ripercorrere la presenza e l’esperienza della cooperativa in alcuni comuni, tra i quali quelli di Marnate, Cassano Magnago e Busto Arsizio in provincia di Varese.
Sul fronte dei numeri, il valore di Solidarietà e Servizi è nel volume di persone disabili e fragili di cui si prende cura. «Sono oltre 6 mila; 6.113 per la precisione», ricorda il presidente del Consiglio di Gestione.«È un numero importante, dietro il quale ci sono facce, storie, famiglie che attraverso diverse modalità trovano nella cooperativa un punto di riferimento. Così come è altrettanto importante il numero dei lavoratori: 502, la maggior parte dei quali laureati, che ogni giorno si prendono cura di chi ha bisogno con passione, responsabilità e creatività. Un capitale umano sul quale la cooperativa continua a investire con un consistente e continuativo percorso formativo, anche di tipo manageriale».
Dal Bilancio Sociale 2021 emerge anche la modernità della cooperativa: innanzitutto la tensione costante verso l’innovazione. «Il tema della domotica è infatti centrale per migliorare l’autonomia delle persone delle quali ci prendiamo cura», ha detto Pietrantonio. «In questa direzione, è in atto una collaborazione con la Liuc – Università Cattaneo di Castellanza. Avremo un supporto preciso e specifico: per un anno un ricercatore sarà dedicato a studiare la domotica e l’innovazione tecnologica nei nostri servizi».
La modernità di Solidarietà e Servizi è data anche dalla volontà di essere impresa sociale capace di sapersi adeguare ai nuovi scenari. «Lo Statuto è la nostra carta di riferimento, sono state riviste alcune norme per adeguarle a quelle che sono le esigenze e le necessità di funzionamento della cooperativa», dice Pietrantonio. Il lavoro di “restyling” della Carta è stato svolto con il decisivo supporto e la collaborazione di Confcooperative nell’ottica di adeguarlo ai cambiamenti che una cooperativa sociale vive negli anni.
Ulteriore elemento di innovazione è dato dal processo di valutazione dell’impatto sociale delle proprie attività che Solidarietà e Servizi sta svolgendo in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore attraverso CESEN (Centro studi sugli Enti ecclesiastici e sugli altri enti senza fini di lucro) e ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società). È uno studio che porterà nel corso del 2022 ad analizzare e verificare l’impatto sociale delle attività dell’Area Inserimento Lavorativo e nel 2023 l’Area Servizi diurni e residenziali, di Solidarietà e Servizi.