Il progetto della Comunità Pastorale di Magenta, ConTEsto,
è stato invitato a Roma al 1° Convegno Nazionale sulla Pastorale per le Disabilità
organizzato dalla della Conferenza Episcopale Italiana
Magenta, 1° giugno 2022 – La Diocesi di Milano (Consulta Diocesana Disabilità) che ci sostiene, passo dopo passo, nel progetto “ConTEsto – Inclusione verso una cittadinanza attiva”, presenterà l’iniziativa della Comunità Pastorale di Magenta a Roma il 3-4 giugno in occasione del 1° Convegno Nazionale sulla Pastorale per le Disabilità organizzato dalla CEI – Conferenza Episcopale Italiana. Intitolato “NOI, NON LORO- La Disabilità nella Chiesa”, è un importante primo passo verso un cammino pastorale consapevole verso l’inclusione, uno degli stili di vita più autentici, radicato nel concetto di “sinodalità”.
Il progetto della Comunità Pastorale di Magenta, ConTEsto, è stato invitato al Convegno della CEI come “originale proposta di rete-per-inclusione che coinvolge realtà differenti”, con uno sguardo rivolto alla città ed al territorio. E’ un importante riconoscimento per un percorso che, a partire dai nostri oratori, è iniziato nello scorso mese di settembre e che sta coinvolgendo diversi ambiti territoriali. Grazie a Don Davide e Don Emiliano animatori, educatori, catechisti stanno condividendo un cammino di in-formazione, supportati da professionisti in ambito educativo, anche in previsione del Grest ormai alle porte. Negozianti, associazioni sportive, Forze dell’Ordine, scuola, ambiti lavorativi… la rete di ConTEsto ha iniziato a costruirsi pian piano con l’obbiettivo di far crescere una comunità capace di sguardi inclusivi, capaci di accoglienza concreta e di valorizzare le capacità di ciascuno, nessuno escluso.
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico… Per caso… lo vide” (Lc. 10,30). Anche l’inclusione spesso (anzi quasi sempre) nasce un po’ per caso. Per caso, infatti, possiamo incontrare sul nostro cammino disabilità differenti tra loro, a volte più evidenti altre meno, con esigenze diverse che solo uno sguardo attento e paziente può cogliere.
Uno SGUARDO capace di inclusione è in grado di non andare «oltre, dall’altra parte»; è pronto a fermarsi e a porsi delle domande; sa prendersi cura. Grazie quindi a tutti coloro (enti, associazioni, fondazioni, cooperative, famiglie) che credono in questo nuovo modo di affrontare il tema delle disabilità: tutti insieme saremo idealmente presenti a Roma.