Magenta, 17 luglio 2022 – ‘Ho firmato anch’io l’appello al Presidente Mario Draghi affinché vada avanti, non lasci in questo momento così difficile per il Paese che necessita di stabilità’. Con queste parole il Sindaco di Magenta Luca Del Gobbo spiega il motivo per il quale ha firmato, insieme a tanti Primi Cittadini italiani, la lettera aperta sulla crisi di governo in atto. ‘E’ il momento della responsabilità, del senso di appartenenza, della serietà. Una parte della maggioranza di Governo ha aperto una crisi in modo irresponsabile, con possibili gravi conseguenze. Non possiamo permetterci che il Paese cada nell’immobilismo o peggio. I Sindaci sono stati e sono ancora in prima linea, dopo anni di pandemia e con una guerra così vicina e con ripercussioni pesanti per tutti. Ci sono opere importanti e strategiche da realizzare, un’emergenza sociale ed economica da affrontare. Ci vuole coerenza e concretezza’. Conclude il Sindaco Del Gobbo che condivide le medesime preoccupazioni di undici colleghi Sindaci di grandi Città. I firmatari della lettera della prima ora sono: Luigi Brugnaro (sindaco di Venezia), Marco Bucci (Genova), Antonio Decaro (Sindaco di Bari e presidente Anci), Michele De Pascale (Sindaco di Ravenna e presidente Upi), Giorgio Gori (Bergamo), Roberto Gualtieri (Roma), Stefano Lo Russo (Torino), Dario Nardella (Sindaco di Firenze e coordinatore città metropolitane), Maurizio Rasero (Asti), Matteo Ricci (Sindaco di Pesaro e presidente Ali), Beppe Sala (Sindaco di Milano).
Il Sindaco Luca Del Gobbo: “E’ il momento della responsabilità, del senso di appartenenza, della serietà”
Francesco Maria Bienati
Chi è Francesco Maria Bienati, innanzitutto… uno che fino qui ha vissuto e, a suo modo, vuole continuare a vivere. Come ha fatto finora, seguendo quello che la vita gli offre tentando di carpirne l’attimo. Lo stesso attimo che l'ha portato a intraprendere la strada del giornalismo: nel 1993, seduto su un muretto nei pressi dell’ospedale di Mostar, con la colonna sonora dei colpi di mitragliatrice, accorgendosi che c’era bisogno d’informare per sensibilizzare il mondo che c’era una parte di mondo che soffriva. Cosi, da appassionato fotoamatore diventa Giornalista (mi piace definirmi Fotoreporter). La mia sensibilità mi porta a proseguire l’esperienza bosniaca in altri paesi in guerra: Albania, Israele, Sudan. Altri reportage li realizzo in Togo, Egitto, Tunisia, Benin. In questi anni collaboro alla fondazione di due Onlus, l’Associazione Un Sorriso per il Sudan e Il Coordinamento Pro Missioni di Magenta. Dopodiché mi butto nell'imprenditoria, fondo una ditta di Autotrasporti internazionali che mi permette di girare per la vecchia e nuova Europa. Continuando a documentare in maniera personale le cose e le storie che vedo. Sono cofondatore dell’Associazione Amici di Mons. Macram, Vescovo Sudanese operante nella sua terra. Oggi continuo a seguire l’attimo: ho deciso di tornare a fare il giornalista, nel tentativo di dare voce a chi non ne ha.