TURBIGO – Nelle elezioni politiche del 2013 votarono 4405 elettori, mentre il 4 marzo 2018 solamente 4131. C’è un evidente scollamento tra la politica e gli elettori. E pensare che negli anni Cinquanta oltre ad essere un diritto era anche un dovere (parola non più di moda), tant’è che chi NON si recava a votare rischiava l’annotazione sul casellario giudiziario, ciò che non gli permetteva più di partecipare ai pubblici concorsi. Vediamo ora come sono cambiati i numeri ‘politici’ negli anni passati.
Nelle elezioni politiche del 2018 la Lega risultò essere il primo partito all’interno del Centrodestra:
LEGA: 1145 (29,56%);
MOVIMENTO 5 STELLE: 847 (21,86%);
FORZA ITALIA: 633 (16.34%)
FRATELLI ‘ITALIA: 241 (5,44%)
Allora, nel 2018, al Senato fu eletto Ignazio la Russa di Fratelli d’Italia, mentre Lucrezia Mantovani (non eletta) fu recuperata successivamente a seguito delle dimissioni di Guido Crosetto. I Cinque Stelle presero più o meno i voti del 2013, mentre il grande balzo in avanti lo fece ‘Fratelli d’Italia’ (da 60 voti nel 2013 ai 213 nel 2018). Nel 2018, alla Camera fu eletta Michela Vittoria Brambilla, mentre il 25 settembre 2022 il gioco politico vede in pole position Laura Ravetto (Lega, ex Forza Italia) e Sara Bettinelli (Pd) sindaco di Inveruno insieme ad altri candidati.
Qualche anno fa, nelle elezioni del Parlamento Europeo del 26 maggio 2019 era ancora la Lega di Salvini il primo partito con 1431 voti (43,05%), seguito dal PD con 579 preferenze (17,41%); Fratelli d’Italia con 305 (9,17%), Forza Italia con 360 (10,83%).
In sintesi, a livello turbighese, nelle elezioni europee del 2019 Salvini aveva triplicato i voti; lo stesso fece, più o meno, ‘Fratelli d’Italia’; il Partito Democratico dimezzò i voti (acquisiti all’epoca di Renzi), così come Forza Italia e i 5 Stelle. Tra ‘Forza Italia’ e ‘Fratelli d’Italia’ ci fu un evidente passaggio di voti, dovuto al cambio di casacca di alcuni politici-amministratori.