TURBIGO – Recentemente premiato alla I edizione del Premio Mameli a Montecatini Terme per la sua profondità della fiction, il libro fantastico di Angelo Paratico sarà presentato venerdì 14 ottobre nella ‘Sala delle Vetrate del palazzo De Cristoforis. Paratico aveva già approfondito la figura di BEN (così lo chiamava Claretta) in un tomo di 430 pagine pubblicato da Mursia una decina di anni fa. Classe 1955, Paratico dopo essere stato trent’anni a Hong Kong ha deciso di dedicarsi alla sua grande passione: la scrittura. Un ‘vizio’ che negli ultimi anni lo ha portato a fondare una casa editrice a Verona (Gingko).
IL LIBRO – Mussolini è stato biografato molte volte. In primis da Margherita Sarfatti (Dux) nel 1925 con presentazione dello stesso Mussolini, dove l’autrice racconta la vita del Duce fino all’inizio del Ventennio. Quindi, dei primi quarant’anni sappiamo tutto, mentre sulla morte c’è ancora un punto interrogativo ed è per questo che se ne scrive ancor oggi. Un nipote di Mussolini presentò un’istanza alla procura di Como per chiedere come fosse realmente morto il Duce. Il P.M. Maria Vittoria Isella chiuse l’inchiesta con un’affermazione definitiva: ‘L’uccisione di Benito Mussolini e Claretta Petacci non è avvenuta, come vuole la versione ufficiale, davanti al cancello di villa Belmonte, bensì dove avevamo passato l’ultima notte, nell’abitazione dei contadini De Maria, uccisi dai due partigiani incaricati della custodia e pertanto è da ritenersi un pluriomicidio colposo, non perseguibile perché i protagonisti della vicenda sono morti”.
Uno di questi partigiani, un tale Giuseppe Frangi di Maccio (oggi territorio del comune di Villa Guardia) sembrerebbe avesse tentato di violentare la Petacci. Alla reazione di Mussolini gli sparò. E andò a dirlo in paese… Comunque, la mancanza di certezze fa sì che diversi furono i libri ‘fantastici’ pubblicati. Quello di Paratico non è il primo. Un certo giornalista, Marco Ramperti, dopo aver vissuto il fascismo dall’interno, pubblicò una fiction nel 1950 Benito I Imperatore dove ipotizza la vittoria dell’Asse a seguito dell’impiego tempestivo della bomba atomica.
Il libro fantastorico di Paratico introduce luoghi e persone (padre Nicosia) dall’autore conosciuti direttamente. Nell’originale lavoro viene esposta la possibilità che l’uomo ucciso non fosse Benito Mussolini, ma un sosia. Certo è che un ‘Duce’, infagottato in un pastrano tedesco insieme alla Petacci che si intrufola in un camion diretto in Svizzera, non è molto credibile. Aveva molte altre possibilità per lasciare il Paese. Una di queste è quella raccontata nel libro che disegna il carattere e le debolezze dell’uomo in un momento drammatico della guerra mondiale. Il 25 aprile 1945 parte da Trieste su un sommergibile oceanico diretto in Giappone dove arriva dopo un mese. Un’identica storia (fuga in sud America) è stata ipotizzata anche per Hitler il cui corpo non fu mai rinvenuto (dicono che avrebbe dato ordine di incenerire i corpi!).