TURBIGO – Pubblichiamo il resoconto della presentazione del libro ‘Mussolini in Giappone’ che si è tenuta nella Sala delle Vetrate del palazzo De Cristoforis il 14 ottobre 2022 alla quale ha presenziato l’autore Angelo Paratico il quale ha dialogato con Giuseppe Leoni, storico turbighese:
Il nostro territorio non può vantare molti scrittori. Ce ne sono solo alcuni come Angelo Lodi, Emilio Scampini e pochi altri che hanno descritto il nostro mondo. Sono più numerosi gli storici locali e di fatto con Angelo Paratico ci siamo incrociati in questo campo una trentina di anni fa. Poi siamo rimasti sempre in contatto negli anni che hanno visto la sua ‘evoluzione’ come scrittore.
LA LETTERATURA FANTASTICA DEVER ESSERE MOLTO PRECISA PER ESSERE CREDIBILE. Ed è il caso di ‘Mussolini in Giappone’, il libro fantastorico di Angelo Paratico, diversamente non sarebbe stato premiato (9 ottobre) alla I edizione del Premio Mameli a Montecatini Terme.
Quando si scrivono storie fantastiche è necessario essere molto realistici, bisogna costruire personaggi, paesaggi e trame credibili, altrimenti non c’è connessione con il mondo. Per questo credo che Paratico sia stato molto realistico nel descrivere l’itinerario di Mussolini sul sommergibile oceanico scrivendo di luoghi e persone conosciute, mostrando una realtà interessante e gratificante rispetto a quella noiosa della quotidianità.
Il nostro autore aveva già approfondito la figura di BEN (così lo chiamava Claretta) in un tomo di 430 pagine pubblicato da Mursia una decina di anni fa dove, in appendice, ringraziava anche alcuni turbighesi per sottolineare il legame con il ‘suo’ paese. L’aggettivo possessivo è d’obbligo in quanto si ritorna sempre nel luogo in cui si è nati: è una sorta di ‘richiamo della foresta’, che il prof. Giuseppe Ferrari, primario a Torino ci ha ricordato recentemente: aveva frequentato le elementari a Turbigo, è ritornato qui dopo 70anni per rivedere il muro di sassi dell’ex convento degli Agostiniani Scalzi.
L’AUTORE. Classe 1955, Angelo Paratico è nato in Via Leonardo da Vinci 2, (l’indirizzo glielo aveva fatto imparare a memoria la mamma in quanto, andando a scuola da solo, aveva paura che si perdesse) è figlio del sindaco DC Giambattista (1960 -1975) che dopo essere stato trent’anni a Hong Kong, lavorando anche per ‘Candiani Denim’, decide di dedicarsi alla sua grande passione: la scrittura. Un ‘vizio’ che negli ultimi anni lo ha portato a fondare una casa editrice.
IL LIBRO – Mussolini è stato biografato molte volte. In primis da Margherita Sarfatti (Dux) del 1925 con presentazione dello stesso Mussolini, dove l’autrice racconta la vita del Duce fino all’inizio del Ventennio. Sappiamo dal suo lavoro che, dopo gli anni svizzeri, il maestro Benito approdò a Forlì per dirigere il settimanale socialista ‘La Lotta di Classe’ trovando dall’altra parte della barricata Ezio Maria Gray schierato con gli agrari. Quindi, dei primi quarant’anni sappiamo tutto, mentre sulla morte c’è ancora un punto interrogativo ed è per questo che se ne scrive ancor oggi. Un nipote di Mussolini presentò un’istanza alla procura di Como per chiedere come fosse realmente morto il Duce. Il P.M. Maria Vittoria Isella chiuse l’inchiesta con un’affermazione definitiva: ‘L’uccisione di Benito Mussolini e Claretta Petacci non è avvenuta, come vuole la versione ufficiale, davanti al cancello di villa Belmonte, bensì dove avevamo passato l’ultima notte, nell’abitazione dei contadini De Maria, uccisi dai due partigiani incaricati della custodia e pertanto è da ritenersi un pluriomicidio colposo”.
Uno di questi partigiani, un tale Giuseppe Frangi di Maccio (oggi territorio del comune di Villa Guardia- Como) sembrerebbe abbia tentato di violentare la Petacci. Alla reazione di Mussolini gli sparò. E andò a dirlo in paese… Comunque, la mancanza di certezze fa sì che diversi furono i libri ‘fantastici’ pubblicati. Quello di Paratico non è il primo. Un certo giornalista, Marco Ramperti, dopo aver vissuto il fascismo dall’interno, pubblicò una fiction nel 1950 Benito I Imperatore dove ipotizza la vittoria dell’Asse a seguito dell’impiego tempestivo della bomba atomica.
Il libro fantastorico di Paratico introduce luoghi e persone (padre Nicosia) dall’autore conosciuti direttamente. Nell’originale lavoro viene esposta la possibilità che l’uomo ucciso non fosse Benito Mussolini, ma un sosia. Certo è che un ‘Duce’, infagottato in un pastrano tedesco insieme alla Petacci che si intrufola in un camion diretto in Svizzera, non è molto credibile. Aveva molte altre possibilità per lasciare il Paese. Una di queste è quella raccontata nel libro che disegna il carattere e le debolezze dell’uomo in un momento drammatico della guerra mondiale. Il 25 aprile 1945 parte da Trieste su un sommergibile oceanico diretto in Giappone dove arriva dopo un mese. Un’identica storia (fuga in sud America) è stata ipotizzata anche per Hitler il cui corpo non fu mai rinvenuto (dicono che avrebbe dato ordine di incenerire i corpi!).
DIDA La trasmissione ‘Propaganda live’ ha ironicamente pubblicizzato il libro di Angelo Paratico cogliendo il momento in cui Ignazio la Russa (qualche giorno prima di essere votato presidente del Senato) era intento ad acquistare una copia del libro in questione a Roma