BERNATE. Avevo conosciuto Egidio Zarinelli al tempo di ‘Città Oggi’ mentre era sprofondato nella ricerca storica sulle origini della sua famiglia, ricerca che per la verità, aveva iniziato il fratello Ernesto di Magenta e che lui si era ripromesso di portare avanti. Si mise di buzzo buono e in vent’anni ha ricostruito la propria genealogia, oltre ad aver registrato tutti i matrimoni dal 1691 al 1980, trovandovi tra le pieghe dei registri parrocchiali anche il battesimno di un neonato ungherese. Ci ha inviato la foto che pubblichiamo.
L’INIZIO. Tempo fa, casualità volle che sua nipote, trovandosi all’aeroporto di Los Angeles, avesse compulsato la rubrica telefonica e trovandovi un ‘Zarinelli’ non ebbe remore a fare il numero. Scoprì così di avere dei ‘parenti’ a S. Louis. Da qui l’idea di ricostituire il clan degli Zarinelli una ‘malattia storica’ che non perdona.
LA GENEALOGIA. La genealogia è stata pubblicata nel 2022, integrata da alcune tavole comprendenti il primo ritrovo ‘mondiale’ degli Zarinelli – una cinquantina di ‘parenti’ che portano il famigerato cognome – provenienti dagli USA e dal Lussemburgo, avvenuto davanti alla chiesa di Bernate il 28 maggio 2000, al quale è seguito – cinque anni dopo – il secondo tempo.
IL TRATTATO DI WORMS (1743). Il trattato di Worms e il successivo trattato di Aquisgrana del 18 ottobre 1848 individuarono l’intero corso del Ticino come confine naturale tra Piemonte e Lombardia, o meglio, come linea di confine tra il Regno di Sardegna e il Ducato di Milano. E’ in questo contesto che appare la figura del primo Zarinelli, Giovanni Battista.
L’AUSTRIACO. Giovanni Battista, figlio di Carlo arrivò a Bernate con i gradi di ufficiale dell’impero Austro-Ungarico per sovraintendere alla linea di confine rappresentata dal Ticino. Dai documenti d’archivio sappiamo che Giovanni Battista morì in paese il 12 dicembre 1804, all’età di 56 anni, da qui la data di nascita del 1748, ma nei Registri di Battesimo conservati nell’Archivio Parrocchiale non risulta la trascrizione dell’atto di battesimo. Sembrerebbe quindi che il progenitore sia nato nel Veneto (dove il cognome è diffuso) nella prima metà del Settecento e si trasferì a Bernate Ticino attorno al 1768-69 a servizio del presidio della linea di confine. Si sposò subito – appena arrivato a Bernate – con Maria Antonia Diana ed ebbe sette figli. Il testo integrale dell’atto di matrimonio – avvenuto il 22 gennaio 1769 – è stato pubblicato da Egidio Zarinelli nella genealogia.
IL NEONATO UNGHERESE. Della presenza di un manipolo di soldati austro-ungarici, inizialmente probabilmente comandati da nostro Giovanni Battista Zarinelli, abbiamo conferma dal recente ritrovamento di un atto di battesimo del rettore Vincenzo Galli, in cui si dice che tale Giorgio Ponzi era figlio di Giovanni, militare ungherese appartenente al 2° Reggimento. C’è sangue ungherese dunque nella comunità bernatese e il Dna degli abitanti dovrebbe averne conservato le tracce.