TURBIGO – Lo conoscevo bene, in quanto siamo stati insieme nella Giunta Comunale negli anni Ottanta Aveva frequentato le classi elementari in paese sotto la guida del maestro Francesco Carbone che lo ha ricordato nella ‘sua’ storia con le seguenti parole lette in occasione del suo matrimonio (1964):
“All’uscita dalla chiesa, a Tronzano Vercellese, mi attende una graditissima sorpresa: la classe I° A della Scuola Elementare di Turbigo venuta, insieme a tanti genitori, a portarci il loro messaggio di Augurio che Rodolfo De Benedictis recita a nome di tutti suoi compagni: “Maestro caro, in questo giorno tanto lieto, abbiamo pensato di farle una gradita sorpresa partecipando con la nostra presenza alla sua immensa gioia”. Una nuance rara, molto bella, che il Maestro non aveva dimenticato tanto da annotarla nella sua storia (che ha lasciato a chi scrive).
Poi, gli anni dell’amministrazione comunale (1985-87), molto tormentati. Uno dei problemi più grossi che riguardavano il suo assessorato all’Ecologia era quello dell’atrazina nei pozzi. Nell’assemblea pubblica del 23 gennaio 1987 cercò di sdrammatizzare la situazione informando della trivellazione di un nuovo pozzo alla profondità di 200 metri.
In quel periodo (domenica 29 giugno 1986) ci fu l’ingresso ufficiale nella comunità turbighese di don Giampiero Baldi. La cerimonia celebrativa fu organizzata dal Comitato Cittadino a cui partecipò, tra gli altri, come ‘padrino d’onore’.
Suo padre, Ezio, vicesindaco nelle Amministrazioni Paratico e Giudice Conciliatore, aveva svolto le sue funzioni con grande equilibrio e correttezza per cui venne insignito del prestigioso titolo onorifico di ‘Cavaliere della Repubblica Italiana’. Fu il secondo ‘Turbighese d’Oro’ (1982). Aveva sposato Maria Barozza nel 1953 ed aveva avuto due figli: Daniela si laureò in ingegneria e il nostro Rodolfo medico-chirurgo che ci ha lasciato prematuramente all’età di 66 anni.
I funerali si terranno martedì 13 giugno, alle ore 15, presso la chiesa parrocchiale.
Sentite condoglianze alla famiglia.
Nella foto, a destra, il dottor Rodolfo De Benedictis insieme al sindaco Vezzani