TURBIGO – Il suono delle campane, stamattina, ha segnalato la partenza di un’anima verso l’alto. Non sapevamo chi fosse… poi abbiamo incontrato il nipote della Eva (93 anni). Chi ha abitato in quella che è sempre stata l’arteria principale del paese (Via Roma) – come chi scrive – l’ha conosciuta negli anni Cinquanta. La ricordo ancora, minuta con i capelli neri e il grembiule, lo sguardo sereno arricchito da un lieve sorriso, di chi è sempre pronta a venirti incontro. Era una sorta di istituzione, di quelle persone di cui ti puoi fidare. Entrando, la si vedeva al grande bancone a lavare i bicchieri, a servire il caffè, a consegnare le sigarette ai clienti dell’osteria dei ‘Tri basei’ (nella foto), di antica proprietà Perotta, famiglia che costruì l’attuale edificio nel 1898, (oggi è chiuso), osteria gestita per mezzo secolo dal ‘Chef’, alias Pierino Perotta (il marito della Eva), che aveva studiato da cuoco e denominato la vecchia osteria ‘Caffè Sport’, munendola del campo da bocce dove i turbighesi si ritrovavano a gareggiare e la Eva arrivava sempre con il vassoio a soddisfare la loro ‘sete’. Tanto lavoro… e quando rimase vedova alzò la croce e andò avanti da sola. Che la terra ti sia lieve, come pesante è stata la tua vita. Ciao Eva