Crescita in solidità e sostegno del territorio, con un aumento del credito e della raccolta. La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate chiude il primo semestre 2023 con tutti i principali indicatori in aumento, confermandosi «un punto di riferimento per i territori dell’Altomilanese e del Varesotto», sottolinea il presidente dell’istituto di credito Roberto Scazzosi. «Nonostante un contesto macro economico complesso, la nostra Bcc ha proseguito lungo il proprio percorso di sviluppo e aumentando notevolmente il proprio sostegno a favore delle comunità locali e del terzo settore. Nei primi sei mesi del 2023, infatti, tra sponsorizzazioni, contributi e liberalità abbiamo erogato oltre 229mila euro, con un netto incremento del 61,99% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il solido andamento economico e patrimoniale di questi primi sei mesi dell’anno, che ha generato un utile importante e di tutto rispetto, ovvero 6 milioni e 767mila euro, si traduce in una significativa creazione di valore per i nostri stakeholder e rimarca la nostra chiara volontà di proseguire con gli interventi a supporto del rilancio economico del territorio e della crescita socio culturale delle comunità. E questo perché siamo fortemente decisi a svolgere fino in fondo il nostro ruolo di banca di prossimità, sostenendo l’economia dei territori e restando un solido e sicuro punto di riferimento per famiglie e imprese, secondo i valori e i principi distintivi del credito cooperativo».
La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si è presentata al giro di boa del 2023 ancora più solida rispetto all’anno scorso. «Il rafforzamento del patrimonio è lo strumento fondamentale per assicurare una stabilità di lungo periodo e per garantire vantaggi ai soci e alle nostre comunità locali dell’Altomilanese e del Varesotto», spiega il direttore generale Roberto Solbiati. «Assume un valore di grande rilievo il fatto che nel primo semestre dell’anno il nostro patrimonio di vigilanza si attesta a oltre 123,5 milioni di euro, in crescita del 5,5% rispetto allo stesso dato del 2022. Anche i due principali coefficienti di riferimento per la solidità dell’istituto sono in decisa crescita: il Cet1, che indica il grado di patrimonializzazione delle banche, si attesta al 20,69%, con un incremento del + 5,08% rispetto al già importante 19,69% di giugno 2022. E il TCR, ovvero il Total Capital Ratio, che valuta quanto la banca è sicura nel restituire il denaro ai propri clienti considerando la possibilità che i crediti che ha concesso possano non essere restituiti, arriva al 21,5%, dimostrandosi in crescita del 4,88% rispetto al giugno 2022».
Cresce anche la raccolta: il dato complessivo (diretta e indiretta), che al primo semestre si attesta sopra i 2 miliardi e 191 milioni di euro, supera di mezzo punto percentuale il dato dello scorso anno. Crescono anche gli impieghi. «Sul fronte dei crediti – prosegue il direttore generale Solbiati – al 30 giugno di quest’anno il totale è di 860 milioni e 617mila, in crescita di oltre due punti in percentuale rispetto al primo semestre dello scorso anno. In un momento in cui si assiste a una generalizzata riduzione dei prestiti verso famiglie e imprese, questo dato dimostra la propensione al credito della nostra Bcc, che non ha fatto mancare il proprio sostegno a famiglie e imprese. Nella raccolta, da segnalare è la crescita di quella indiretta: +15,2%».
Infine, segnali positivi arrivano dal valore delle commissioni nette, che «sfiora gli 8 milioni di euro, con un incremento del 5,23%, portando così la Bcc a una quota del 98% di copertura del costo del personale», continua. «E dal margine di intermediazione, che si attesta sopra i 24 milioni, con una crescita dello 0,48% rispetto al primo semestre 2022».
Conclude il presidente Scazzosi: «La nostra Bcc si presenta così proiettata verso il futuro con una grande attenzione, come del resto tutto il Gruppo Iccrea, ai temi della sostenibilità e dei cosiddetti principi ESG. È un impegno che riteniamo di fondamentale importanza per lanciare la banca in un domani fatto di qualità, in termini ambientali, sociali ed etici».