Il Medioevo, del quale l’architetto Giampaolo Cisotto ha cercato le tracce attraversando i territori delle antiche pievi, è condensato in due volumi: il primo edito nel 2019, il secondo, l’attuale (foto), che comprende anche la pieve di Dairago di cui i nostri paesi erano parte. Ricordiamo, a questo proposito, che il contado del Seprio aveva un punto estremo proprio a Padregnano, sul quale Umberto Scattolini (che vi abitò per decenni) aveva innalzato un pennacchio che è ancora lì. Il libro è pubblicato da ‘Pietro Macchione Editore’ di Varese (macchione.pietro@alice.it)
Nel tempo diversi sono stati gli approfondimenti storici riguardanti il nostro territorio operati dall’architetto Giampaolo Cisotto. Tralasciando le collaborazioni alla stesura dei ‘Piani urbanistici’(citati nel curriculum sottostante), ricordiamo solamente le ricerche storiche pubblicate:
1 – La prima riguardò la stesura del libro ‘INDUNO – MALVAGLIO PADREGNANO – ROBECCHETTO’(1997), volume che porta in copertina la ricostruzione del territorio in questione realizzata da Cisotto e mutuata dalla consultazione del Catasto Teresiano del 1722 e da quello Lombardo-Veneto del 1850. Un lavoro ‘profondo’, al quale ha collaborato oltre al sottoscritto anche Luisa Vignati, sponsorizzato sia del Comune (ing. Franco Ottolini) sia dalla parrocchia (don Francesco Cameroni), opera che rappresenta ancora oggi l’unica pubblicazione in grado di disegnare la storia antica delle quattro località.
2 – Una seconda collaborazione riguardò il passaggio sul fiume Ticino al passo di Turbigo-Galliate, avvenuto prima attraverso dei ‘porti’, poi dei ponti. Alcuni studiosi attribuiscono al tempo di ‘Roma Imperiale’ la ‘Pila’ ancora esistente che assicurava il proseguimento della Comum-Novaria. Un successivo step nella storia dell’attraversamento del fiume, si ebbe in epoca medievale al tempo della Signoria turbighese dei Torriani, quando l’antica ‘Pila’ fu attrezzata per congiungere le due sponde del fiume con una lunga fune di canapa (è ancora visibile il foro che trapassa l’intera struttura) alla quale si ancoravano le barche per permettere l’attraversamento. Il volume, ‘IL PONTE TORRIANO SUL TICINO’ (2005), raccoglie gli atti dei convegni tenutisi a Robecchetto. Di tale ponte – poco a valle dell’attuale – è stato rintracciata una parte del palificato da Giovanni Brusatori che, datato al Carbonio 14, ha permesso di accertarne precisamente il periodo in cui i pali in rovere furono conficcati nell’alveo del fiume (1274).
3 – In tempi recenti (2021) la collaborazione con chi scrive dell’architetto Giampaolo Cisotto è stata preziosa nella ricostruzione delle vicende che hanno portato i Comuni fondatori a convenzionarsi con la fondazione ‘Bellaria onlus’ di Appiano Gentile: 13 libri per 13 Comuni e un puntuale lavoro realizzato con una attenta lettura di quanto già pubblicato e aggiornato con documenti, interviste ad amministratori, collezionisti e memorie storiche locali.
Appiano Gentile, Bulgarograsso, Cassina Rizzardi, Grandate, Guanzate, Limido Comasco, Luisago, Lurago Marinone, Lurate Caccivio, Mozzate, Oltrona di San Mamette, Veniano e Villa Guardia vengono così raccontati – in singoli libretti raccolti in un cofanetto – da una prospettiva nuova e inedita.
CHI E’ LO STORICO GIAMPAOLO CISOTTO?
Nato a Monteviale (VI) il 29-06-1951, residente a Tradate in via Montegrappa 45.
Diplomato presso il Liceo Artistico di Busto A. nel 1971, laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 1976, ha ottenuto l’abilitazione alla professione nel 1977 ed è stato iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Varese.
Dal 1985 al 2010 è stato insegnante di ruolo per la materia Disegno e Storia dell’Arte all’Istituto Magistrale e al Liceo Scientifico “M. Curie” di Tradate.
Come libero professionista ha partecipato a concorsi per la progettazione di piazze e arredo urbano (Puegnago del Garda, Polpenazze del Garda e Tradate) oltre al Palazzo di Giustizia di Legnano; tra gli incarichi si segnalano il progetto di massima per il recupero dell’ex monastero di Cairate nel 1983 e i Piani Particolareggiati delle Zone A nel medesimo comune; dal 2001 al 2003 è consulente storico del gruppo che si occupa del restauro dell’ex monastero di Cairate (arch. Marco Albini capogruppo).
Negli ultimi anni ha collaborato con uno studio di architettura e urbanistica preparando la relazione storica allegata ai piani urbanistici di: Comerio, Lonate C., Mozzate, Gorla Magg., Abbadia Cerreto, Besate, Calvignasco, Bubbiano, Rosate, Robecchetto con Induno, Turbigo, Nosate e Gudo Visconti.
Con altri ha partecipato alla pubblicazione dei seguenti libri:
La Pieve di Olgiate O. nel Medioevo, ed. Comune di Busto A., 1984
Lonate P., ed. Comune di Lonate P., 1985
Biografia di una comunità, ed. Comune di Gorla Magg., 1990
G. Moraglia, architetto neoclassico, ed. Comune di Gorla Magg., 1991
Induno-Malvaglio-Padregnano-Robecchetto, ed. Comune di Robecchetto con Induno, 1997
Tradate città nel verde, ed. Macchione, 1999 e 2007
Tradate una città allo specchio, ed. Macchione, 1999
Fagnano O. storia e territorio, ed. Comune di Fagnano O., 2004
Olona, un fiume di civiltà, ed. Comune di Gorla Magg. 2006
Scritti solamente dallo scrivente sono invece i libri/articoli:
Lombardia paese per paese, voce Tradate, ed. Bonechi, 1986 (formato A4 pagg. 5)
I muri della memoria, ed. Comune di Rosate, 1994 (formato A4 pagg. 280)
Cairate-Peveranza-Bolladello, ed. Macchione 2001 (formato A5 pagg. 96)
Atlante del Seprio, ed. Macchione 2019 (formato A5 pagg. 187)
Il francescanesimo a Legnano, in corso di stampa.
Ha fornito dati per i libri scritti da G. Leoni inerenti Turbigo, Nosate e Il ponte dei Torriani (con la viabilità nell’area turbighese).
Ha realizzato ricerche personali riguardanti i comuni di Saronno, Caronno Pertusella, Venegono Inf., Cislago e Gerenzano; ha fatto parte inoltre del gruppo di ricerca per la storia di Tradate e Turate; per questo ha preparato i capitoli sullo sviluppo urbano e le vicende della roggia Mascazza.
Ha organizzato cinque cicli di conferenze intitolate “Tradate nella storia” dal 1997 al 2001; alcune di queste sono state realizzate con la collaborazione anche dei Comuni di Malnate, Castiglione Olona e Appiano Gentile.
Dal 1986 al 1987 è stato uno dei rappresentanti del comune di Tradate nel Parco Pineta.