«Come Bcc siamo stati da sempre un centro di animazione dello sviluppo cooperativo e oggi ribadiamo il nostro impegno ad accompagnare le altre cooperative, così come le micro, piccole e medie imprese, nel loro sviluppo e consolidamento per sostenere la crescita economica e sociale del nostro territorio e dell’intero Paese. Il sistema Italia ha bisogno di rilanciarsi dopo anni caratterizzati da ripetute crisi e di uscire dalle paludi di una produttività troppo spesso stagnante ed è proprio in questa direzione che le associazioni di rappresentanza, come Confcooperative, devono esercitare la loro funzione come forza di cambiamento. Perché il movimento della cooperazione è una forza in grado di creare una società più giusta e equa». Roberto Solbiati, direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che venerdì scorso è stato eletto nel consiglio interprovinciale di Confcooperative Insubria, spiega così il senso e l’impegno della propria Bcc nell’associazione di rappresentanza delle cooperative del territorio.
Da sempre la Bcc è vicina a Confcooperative, perché essa stessa è e nasce come cooperativa, in cui la democraticità di funzionamento è assicurata dai limiti di partecipazione del socio e dal principio del voto capitario (“una testa un voto”) ed è esclusa la finalità lucrativa grazie al principio di indivisibilità delle riserve e ai limiti fissati per la distribuzione degli utili: per il 70% a patrimonio, per il 3% ai fondi mutualistici di promozione e sviluppo della cooperazione, per la restante parte a fini di beneficenza e mutualità sul territorio.
«Le Bcc sono prima di tutto cooperative e la formula imprenditoriale che ci caratterizza si basa sulla relazione -riprende Solbiati-, perché abbiamo l’obiettivo di offrire ai soci i nostri prodotti e servizi a “condizioni” migliori: e questa è l’essenza del principio di mutualità. In questo modo, inoltre, creiamo “vantaggi” per le comunità locali di cui siamo, attraverso i nostri soci, espressione diretta».
Nel 2010, inoltre, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate diventa la prima banca associata a Confcooperative Varese e in quell’occasione crea il “mutuo cooperazione” «che ha in sé gli elementi per educare le società cooperative all’importanza della patrimonializzazione -spiega Solbiati-. Il finanziamento erogato, infatti, è una sorta di premio per chi mette in atto attività di rafforzamento aziendale con conferimento di capitale da parte dei soci. È stato uno dei nostri modi per contribuire fattivamente al rafforzamento del movimento, perché pianificare l’erogazione di prestiti alle cooperative, che hanno oggettive difficoltà ad accedervi, significa sostenere e sviluppare progetti di auto-impiego e determinare un significativo impatto positivo sul territorio. Di iniziative assieme in questi anni ne abbiamo fatte molte e continueremo a essere a disposizione soprattutto dei soci di Confcooperative Insubria (nata nel 2014 dall’unione di Varese e Como, ndr), aiutandoli a porre sempre maggiore attenzione all’equilibrio finanziario, aspetto essenziale per sostenere in maniera adeguata i programmi di crescita delle imprese sociali».