È un bilancio con un utile netto a doppia cifra quello che i 4.500 soci della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate si apprestano ad approvare domenica 28 aprile, nell’assemblea che si terrà nell’aula magna dell’università Carlo Cattaneo-Liuc di Castellanza. Ma più che l’utile da 20,48 milioni di euro (16,5 milioni al netto delle tasse), che andrà a rafforzare il patrimonio, che ora supera i 130 milioni, e che in parte tornerà sul territorio sottoforma di sostegno alla vita sociale delle comunità locali, i vertici della banca pongono l’accento sugli indicatori che dimostrano l’ottimo stato di salute e la solidità dell’istituto.
«Continua la crescita dei due più importanti indicatori di solidità, con il Cet1 che sale al 21,63% e il Total Capital Ratio che si attesta al 22,42%, e prosegue la costante attenzione all’attività di contenimento delle partite deteriorate nette, che si riducono del 18,15% scendendo all’1,47% sul totale dei crediti netti. Sale ulteriormente l’indice di copertura delle sofferenze, che al 31 dicembre 2023 è al 75,11%, rispetto al 70,49% di un anno fa (+6,59%) -sottolinea il direttore generale, Roberto Solbiati-. In crescita di quasi un punto percentuale anche le commissioni nette, che ora coprono al 107% il costo del personale: dato sicuramente tra i migliori nel panorama nazionale e che dimostra che il nostro stato di salute non dipende dalla straordinarietà di un momento “drogato” dalla curva dei tassi d’interesse, che in previsione ci viene rappresentata con una graduale riduzione a partire dalla seconda parte del 2024, ma dalla capacità della nostra rete commerciale e della banca tutta di raccogliere la fiducia di famiglie, imprese, soci e clienti e di essere partner strategico per lo sviluppo dell’economia e delle comunità del territorio».
Ed è proprio la fiducia del risparmiatori, che vedono nella Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate un sicuro punto di approdo per i propri risparmi, che continua a premiare l’istituto. Lo dimostra il dato della raccolta complessiva, che al 31 dicembre 2023 è di 2 miliardi e 86 milioni di euro (+ 8,13% rispetto a un anno fa, quando era di un miliardo e 929 milioni). «Nel dettaglio, la raccolta diretta cresce dell’1,52% e la raccolta indiretta del 17,73% -riprende Solbiati-, con un incremento del totale del risparmio gestito, che si attesta a 620 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto al 31 dicembre 2022. E questo conferma il forte interesse sui prodotti offerti dalla banca e dal nostro gruppo cooperativo in tema di risparmio».
«I numeri di questo bilancio descrivono una banca in piena salute, profondamente radicata nell’Altomilanese e nel Varesotto, che ha raggiunto questi risultati sicuramente grazie alle scelte fatte dalla nostra compagine sociale e dal consiglio di amministrazione, ma anche perché resa ancora più forte dall’appartenenza al gruppo Bcc Iccrea, che è il maggiore gruppo bancario cooperativo, l’unico gruppo bancario nazionale a capitale interamente italiano, il secondo per numero di sportelli e il quarto gruppo bancario in Italia per attivo -dice il presidente, Roberto Scazzosi-. L’essere parte del gruppo ci ha davvero permesso di diventare sempre più un soggetto bancario di riferimento per il nostro territorio, migliorando la nostra capacità di rispondere con la necessaria qualità ed efficacia ai suoi bisogni, offrendo servizi di qualità e erogando credito per i buoni progetti. Abbiamo a cuore gli interessi delle nostre comunità di riferimento e ne sosteniamo concretamente i progetti sociali, culturali, sportivi, associazionistici, di mutualità e di cooperazione. Ma al tempo stesso siamo attenti alla crescita e al risultato complessivo del nostro gruppo, che permette al credito cooperativo di sostenere, attraverso la presenza nei territori, l’intero sistema Paese. Il Gruppo bancario cooperativo Iccrea, infatti, è davvero la grande forza in più della nostra Bcc, che mai si omologherà al resto del sistema bancario e che, pur rimanendo al passo coi tempi in tema di innovazione tecnologica, manterrà sempre la sua specificità, il suo modo di operare e di relazionarsi con soci e clienti, basato sull’ascolto e il confronto garantiti dal presidio fisico delle comunità locali, che la fa essere banca di valore per il territorio di cui facciamo parte».