TURBIGO – «Mi unisco alla rabbia e stupore del Sindaco di Turbigo Fabrizio Allevi al quale il Tar ha sospeso la delibera consiliare, votata appunto in Consiglio Comunale dalla maggioranza dei Consiglieri Comunali, e ordinato allo stesso Ente di mettere a disposizione ugualmente il Centro Sportivo Danilo Colombo per i musulmani che dovranno nuovamente pregarci li dentro. Vorrei precisare inoltre, come hanno già ribadito sia lo stesso primo cittadino Turbighese che il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia ed ex Assessore e Sindaco di Turbigo, Christian Garavaglia, che la delibera di Consiglio negava lo spazio pubblico alla Comunità islamica, in cui appunto i musulmani avrebbero anche pregato, perché il Campo sportivo ha tutt’altre funzioni, finalità e scopi rispetto a quelli di culto che sono stati richiesti.
Tale forzatura da parte del Tribunale Amministrativo Regionale, anche a mio avviso, è un fatto molto grave perché il Tar con questa azione ha superato la democrazia espressa in un Consiglio Comunale che è l’Assise più alta di un Comune ed è l’organo eletto che rappresenta tutti i cittadini. A tal proposito presenterò in aula alla Camera un’interrogazione al Ministro degli Interni Piantedosi».
Lo dichiara il Deputato di Fratelli d’Italia e vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Riccardo De Corato, sulla sospensione da parte del Tar della delibera consiliare del Comune di Turbigo che negava l’utilizzo del campo sportivo ai musulmani per pregare nuovamente.