Sto rileggendo i ‘fogli di carta’ che avevo conservato per l’intera vita trascorsa, quasi tutti pubblicati da ‘Il Giornale’ di Montanelli, che proprio in questi giorni (24 giugno 2024) compie cinquant’anni. Pezzi di giornalismo che mi erano piaciuti come quello del 16 giugno 1990 in ‘Terzapagina’ dal titolo “Un supremo conforto per la solitudine’ dove si parla del senso religioso di Cesare Pavese. Segue un pezzo di Geno Pampaloni del 10 luglio 1979 sulla scomparsa di Tommaso Landolfi, “Il sole nero della malinconia’. “Assicurami che non v’è ritorno/ e forse avrò la forza di partire” è il distico dolcissimo della malinconia che ha accompagnato la vita dello scrittore. Infine, l’intervista dell’11 giugno 1978 a J.L Borges dal titolo “Scrivo per l’antichità” , il qaule nella patria di Maradona dichiara alla domanda dell’intervistatore Roberto Gervaso: “Perché i gioco del calcio è così popolare? Perché la stupidità è popolare!”
Jorge Luis Borges in un disegno di Nanni Tedeschi