In una intervista di Enzo Magri del 15 febbraio 1998 il grande giornalista ripercorre quelle che sono state le malattie del secolo vissuto (nato nel 1909). Inizia col dire che i Settecento fu il secolo dei ‘Lumi’, l’Ottocento quello della ‘Scienza’, il Novecento quello delle Ideologie, poi va più a fondo sul tema del ‘futuro del giornalismo scritto su carta’ e non lo cancella dalla storia.
Attribuisce alla Controriforma l’origine di tutti i mali, una ‘ideologia’ che ha distrutto la coscienza individuale, civile e nazionale. Ne ha impedito la nascita e la crescita. Parla male degli intellettuali”, cresciuti alla mensa del principe” e dà un segno positivo all’entrata dell’Italia che- al tempo dell’intervista – era intenta ad entrare nell’Unione Europea (“avremo i vigili urbani tedeschi”). Ma punta il dito sull’immigrazione come in seguito farà anche Oriana Fallaci: “L’immigrazione è un problema grossissimo. L’Europa dovrà adottare norme comuni per selezionare e contingentare questa autentica invasione simile a quella dei barbari di duemila anni fa”.