L’attuale sede municipale di Cuggiono fu voluta all’inizio dell’Ottocento da Alessandro Annoni incaricando l’architetto Giuseppe Zanoia (disegni di Leopoldo Pollack), allora ciambellano di S.M. Imperiale, il quale è ricordato anche in una lapide che giaceva i piedi della chiesa di Santa Maria in Rubone, territorio di antica proprietà della famiglia.
Il conte ALESSANDRO ANNONI aveva sposato nel 1803 Leopoldina Cicogna Mozzoni. Donna di carattere, fu capace di innalzare una chiesa cattolica a Helsinky (Finlandia), in un ambiente luterano che più non si poteva, quella stessa chiesa che è stata visitata nel 1989 da Giovanni Paolo II e insignita del titolo di cattedrale (Perché quando un Papa si reca in una chiesa, come fu anche il caso della Basilica di San Giorgio a Cuggiono, lo status del luogo sacro si eleva).
Il nipote di Alessandro, ALDO ANNONI, avvocato, era nato il 2 settembre 1831, figlio naturale del conte Francesco, maggiore nel reggimento Ussari Austriaci poi ciambellano di S. M. Imperiale, ma fervente patriota (fu tra i 189 nobili colpiti dalla rappresaglia austriaca dopo le Cinque Giornate di Milano). Aldo era un uomo ricco, di una fortuna che gli avi avevano accumulato nella Milano del Seicento (palazzo Annoni a Porta Romana, opera del Richini) con il commercio delle preziose stoffe di seta e, fino alla morte del padre (1872), lo coadiuvò nella gestione dei beni. Poi accumulò una serie di cariche tra cui quella di presidente della Cassa di Risparmio di Milano. Ma non solo. Contemporaneamente fu a capo di tutte le iniziative in campo assistenziale della Cassa di Risparmio (ne ha scritto Anna Maria Galli in Cà di Sass, 138/1998). Deputato nel collegio di Cuggiono per due legislature (XI e XII) sedette tra i parlamentari della Destra storica tra il 1871 e il 1876 si fece promotore del fondo ‘Giuseppe Garibaldi’ per finanziare l’istituzione degli asili infantili rurali e forti interventi in campo ospedaliero. Non si sposò e non ebbe quindi una discendenza diretta per cui con lui si estinse il casato degli Annoni. Morì il 13 ottobre 1900 lasciando erede il cugino, conte Gian Piero Cicogna Mozzoni, figlio di Carlo e nipote di quella Leopoldina Cicogna che aveva innalzato una chiesa cattolica a Helseinky.
DIDA La lapide un tempo murata nella chiesa di Santa Maria di Rubone che dice: “Il conte Alessandro Annoni nel MDCCCXVI liberò Rubone dall’aria malsana riedificando le case e la chiesa a proprie spese in più salubre esposizione.
La dolente vedova di Lui contessa Leopolda Annoni Cicogna bramosa di eternare la memoria della virtù di un tanto marito pose nel MDCCCXXVII”.