Cent’anni fa (1923) lo studioso-mecenate Achille Bertarelli donò al Comune di Milano 400mila opere che formarono il nucleo centrale della ‘Civica Raccolta delle Stampe’ allestita al Castello Sforzesco, una raccolta-collezione che ha superato da un pezzo il milione di esemplari.
Chi scrive ricorda l’emozione che lo prese – nei primi anni Ottanta – quando ebbe modo di intercettare quella che è la veduta a volo d’uccello del territorio turbighese (qui pubblicata), voluta da don Federico Landi, principe della Val di Taro, Signore di Turbigo dal 1591.
L’incisione fu realizzata da un artista di altissimo livello (Pala..cianus) che incise su una lastra di rame (doveva ancora arrivare la fotografia) la fisionomia del nostro territorio, che miracolosamente ha attraversato indenne cinque secoli. Sono pochi i piccoli Comuni che possono vantare una simile stampa (mentre incisioni simili sono diffuse per le grandi città), ma ciò è dovuto alla ‘grandeur’ del principe Landi, membro dell’Ordine del Toson d’Oro, il quale voleva un biglietto da visita di qualità da presentare nelle corti europee.
UOMINI NOSTRI: Achille Bertarelli
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