Iniziativa encomiabile quella dell’Amministrazione Comunale di istituire il ‘Giardino della Memoria’, delimitato nelle adiacenze del quinto campo del cimitero civico, un’area che vedrà presto sorgere l’erba nuova. L’occasione è stata quella della posa di una targa in memoria dei turbighesi deportati e morti nei lager nazisti:
– MOTTA ACHILLE, nato a Turbigo il 09/08/1898 e morto il 25/03/1945 nel campo di concentramento di Dachau;
– GILARDONI PIETRO, nato a Turbigo il 14/04/1907 e morto il 10/04/1945 nel campo di concentramento di Gusen-Mauthausen;
– RIZZOLARI PAOLO, nato a Turbigo il 16/07/1900 e morto il 18/03/1945 nel bombardamento che colpì il treno che lo stava conducendo nel campo di concentramento di Mauthausen.
Briciole della memoria della Shoah che il 27 gennaio 2025 ha visto riuniti i ragazzi delle scuole medie e gli amministratori comunali di Turbigo e dei paesi vicini, insieme a ricordare.
Ha introdotto il sindaco Fabrizio Allevi che poi ha dato la parola ai ragazzi, mentre l’europarlamentare Mario Mantovani ha citato l’articolo pubblicato da Fiamma Nirenstein sul ‘Giornale’: “Questo è il giorno della non-memoria. ‘Never again ‘ è stato cancellato. L’odio per gli ebrei che ha causato la carneficina nazista è uscito dalla tomba di sabbia dell’antisemitismo e si è infiltrato con le fasce verdi di Hamas tra le nostre case”.
Avere un luogo dove poter tramandare la memoria che rappresenta la radice del futuro è un grande atto di civiltà, per cui rendiamo merito a chi ha pensato e realizzato l’opera. A proposito il territorio turbighese conserva una stele funeraria all’incrocio tra la Statale 341 e la Via Tre Salti che i soliti ignoti hanno cercato più volte di trafugare. Si tratta del monumento funebre del capitano pilota Lino Calabrese, allora in servizio al Campo di Aviazione di Lonate Pozzolo che cadde e perse la vita il 5 giugno 1938, XVII anno dell’E. F. . Ci sono poi altre vestigia che potrebbero riprendere vita nel nuovo ‘Giardino della memoria’.
Inaugurato il ‘Giardino della Memoria’
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