Riceviamo e Pubblichiamo integralmente la lettera di dimissioni dal Consiglio Comunale di Adriano Canziani
Sig. Sindaco, sigg. assessori, colleghi consiglieri comunali,
Anche questa sera, ho assistito all’ennesima sceneggiata dell’esaltazione del proprio ego. Si chiedevano chiarimenti in merito a certe prese di posizione per un fatto accaduto sul nostro territorio ed ancora una volta, la risposta del ns. Sindaco, è stata improntata sulla difesa di una posizione condizionata da una becera ideologia politica, anacronistica ma, applicata per soddisfare personaggi che hanno formata l’attuale coalizione dell’amministrazione Pignatiello.
Mi aspettavo una maggiore fermezza da parte del sindaco Pignatiello, un’azione da “buon padre di famiglia” , un mea culpa per aver enfatizzato un falso problema fomentato da estremisti di sinistra che hanno condiviso un progetto politico con l’attuale Amministrazione; estremisti di sinistra con ideologie che non tollerano altre proposte politiche, tra l’altro riconosciute a livello costituzionali. Ma loro, abituati a far valere le loro idee con esagerate fermezze, avevano deciso che la manifestazione del 08.09.10. settembre alla Tensostruttura “non s’ha da fare” e nonostante una massiccia presenza delle Forze dell’Ordine, hanno voluto presidiare, in modo abusivo, la piazza con canti e libagioni, fregandosi all’osservanza delle regole per l’uso del pubblico plateatico.
Come ben saprete per tre volte mi sono candidato, con una lista monocolore Lega Nord – Lega Lombarda ndr, per amministrare la nostra città e per ben due volte ho sfiorato la vittoria benché sia stato ingiuriato e subito danni alla mia proprietà, ho sempre mantenuto fede al mio mandato politico.
Quindi ero preparato ad affrontare i problemi Amministrativi, certamente con altri risultati
No l’amministrazione Pignatiello, coadiuvato da alcuni funzionari pubblici, si è messo in trincea a difesa di una ideologia superata, egoisticamente caparbia che crede di avere il monopolio del credo politico, tra l’altro discreditato dai recenti eventi a livello nazionale.
All’inizio del mandato, lei signor Sindaco ha chiesto la collaborazione dei consiglieri, definendoli impropriamente di minoranza; più volte abbiamo dato consigli e proposte ma mai siamo stati ascoltati.
Lo dimostra il lavoro svolto (a costo zero ndr) dalla commissione d’indagine per i lavori della FNM; invece di prendere in considerazione i suggerimenti proposti ha pensato bene di accusare me, in qualità di presidente, di aver presentato la relazione in ritardo, fatto dimostratosi non vero. Dopo ben oltre sei mesi non sappiamo quali azioni sono stati intrapresi e quali risultati sono stati ottenuti nonostante la disponibilità, riportata sulla relazione, a partecipare ai tavoli istituzionali per supportare le proposte migliorative.
Non solo, problemi come l’Accam, la raccolta dei rifiuti urbani, la viabilità di fronte all’entrata della Scuola dell’Infanzia di via Giolitti, le condizioni del fondo stradale di parecchie vie comunali e della piazza Mazzini, lo sfalcio dell’ambrosia e tanti altri problemi di ordine pratico e pubblico, sono irrisolti oppure non sappiamo nulla di quali azioni sono stati intrapresi. E’ molto attento con i social network a divulgare le sue invettive nei confronti delle forze politiche d’opposizione, ma non è altrettanto attento ad informare la cittadinanza dell’andamento amministrativo.
In questi ultimi mesi mi sono sentito snobbato e non mi riconosco di appartenere al massimo organo amministrativo di questa città: il consiglio comunale. Troppi favoritismi elargiti, materiali ed ideologici, ai sostenitori dell’attuale coalizione di governo e poca attenzione alla vita quotidiana.
Questa apatica demotivazione mi ha fatto maturare l’idea di rinunciare alla carica di Consigliere Comunale e da questa sera mi dimetto a favore del primo dei non eletti della nostra lista elettorale
Per correttezza e proprio per rispetto dell’istituzioni, nelle quali ho sempre creduto e sempre rispetterò, rimarrò nell’aula consiliare ad ascoltare le risposte che questa amministrazione darà alle interpellanze ed interrogazioni presentate dai colleghi consiglieri dei gruppi consiliari d’opposizione, che, è bene ricordare, rappresentano oltre il 70% della cittadinanza. Mi allontanerò quando sarà portata all’attenzione del Consiglio Comunale la mozione presentata dal gruppo Consiliare Rinnovare Castano, in quanto non condivido le motivazioni.
Per ultimo, desidero ringraziare il mio gruppo politico, composto da tante persone volenterose, efficienti, propositive con le quali ho condiviso tante battaglie a difesa del nostro territorio. Un gruppo, che in questi ultimi anni è cresciuto numericamente con una costante partecipazione alla locale vita politica. Con loro ho discusso e condiviso le idee e le scelte politiche che hanno caratterizzato, in questi ultimi anni, la vita politica locale; scelte basate, in modo prioritario, sulla difesa del nostro territorio e del suo reale tessuto sociale. Anche le mie dimissioni sono state condivise da tutti loro e con loro continuerò a fare politica, un gruppo fantastico e sempre disponibile al dialogo per percepire le esigenze della cittadinanza.
Grazie al consigliere Boscarini con il quale ho condiviso questa decennale esperienza di consigliere comunale, grazie al nostro segretario della locale sezione della Lega Nord – Lega Lombarda Mattia Chiandotto, giovane e determinato che saprà portare avanti i nostri ideali politici e un grande augurio di buon lavoro al nuovo consigliere comunale ( primo dei non eletti) Baraldo Gabriele che, certamente sarà all’altezza del mandato.
Grazie per l’attenzione
Castano Primo 05.ottobre.2015
Adriano Canziani
Voi vi conoscete, vi sentite, vi volete in un modo che non è il mio, ma il vostro; e credete ancora una volta che il vostro sia giusto e il mio sbagliato……Ma il guaio è che voi, non saprete mai, né io vi potrò mai comunicare come si traduca in me quello che voi dite….. E le vostre parole le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io nell’accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio.
Da Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello
Eppure, non c’è altra realtà fuori di questa, se non cioè nella forma momentanea che riusciamo a dare a noi stessi, agli altri, alle cose. La realtà che ho io per voi è nella forma che voi mi date; ma la realtà per voi e non per me è nella forma che io vi do; ma è realtà per me e non per voi; e per me stesso io non ho altra realtà se non nella forma che riesco a darmi