Con l’entrata nella Via Allea Comunale – inondata dal sole – della a banda ‘La Cittadina’, diretta dal maestro Alessandro Tanzini, è iniziata la cerimonia ufficiale di celebrazione del 97° anniversario della Vittoria, il cui corteo ha incrociato, in quello che un tempo si chiamava il ‘Rocky’, una serie di bandiere dell’Italia monarchica, veri gioielli d’antiquariato. La novità di quest’anno è stata la partecipazione del nuovo sindaco dei ragazzi, Serena Budelli e una maggiore partecipazione dei turbighesi, dovuta alla cerimonia di consegna delle Croci al Merito di Guerra, consegnate ai parenti dei soldati della prima guerra mondiale il giorno prima, dove si è visto come i legami di sangue perdurino nel tempo e si tramandino da generazione in generazione.
Al Monumento Sacrario dei Caduti di tutte le guerre, dopo il discorso del Sindaco, è seguita a visita al cimitero con omaggio floreale sulle tombe di Vanechout, Roda, Fratta, Gubbels.
Nel suo discorso Christian Garavaglia, ha letto il famoso proclama di Diaz con il quale si metteva il sigillo alla prima guerra mondiale (“i resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza”) e, dopo aver ricordato i ritardi nella posa delle lastre (rubate) riportanti i nomi dei Caduti, ha letto i nomi dei 46 Caduti nella Grande Guerra. Poi ha aggiunto altri riferimenti storici (9 novembre, Nassiriya) prima che si concludesse la manifestazione davanti al Sacrario dei Caduti per il secondo anno privo dei nominativi.