Comunicato stampa – Corbetta, 10 novembre 2015
NOI DALLA PARTE DEI RAGAZZI E DELLA CITTA’
Abbiamo letto con stupore la scomposta e offensiva dichiarazione dell’Assessore Andrea Fragnito e le sue “addolorate” comunicazioni ai nostri bambini e ragazzi.
Forse si sarebbe dovuto comunicare con ancor maggior dolore ai 270 bambini della scuola Favorita, ai 250 bambini della scuola materna Collodi, che invece di ritrovarsi con una scuola rimodernata e ampliata, con annessa palestra scolastica, devono restare nelle pessime condizioni in cui sono ma possono sempre godersi un palazzetto dello sport nelle vicinanze.
Forse sempre con dolore si dovrebbe comunicare ai 1000 ragazzi delle nostre associazioni sportive e ai loro genitori che a Corbetta si poteva realizzare sì, con minori costi e in luogo maggiormente accessibile, un nuovo centro sportivo e una nuova palestra polisportiva, ma si è scelto invece di sacrificare gli spazi di una scuola per realizzare in uno spazio intercluso e di difficile accesso, con evidenti problemi a ottenere le necessarie omologazioni CONI.
Non ci stiamo a passare per quelli che hanno paturnie e che si oppongono a opere per i nostri ragazzi. Siamo mossi non da egoismo ma da senso civico, preoccupati del fatto che quelle opere non fanno a favore dei nostri ragazzi. E non siamo solo in 10 (questi sono solo i sottoscrittori del ricorso, contenuti nel numero per esigenze processuali) ma tutti i cittadini del quartiere San Sebastiano e non solo, i novanta e oltre sottoscrittori della petizione che tempo fa avevamo presentato in comune e che diceva chiaro le nostre intenzioni: noi ci opponiamo a questo palazzetto dello sport ma vogliamo che si perseguano quelli che erano in origine gli obiettivi della stessa amministrazione poi traditi, ossia perseguire le priorità dell’ampliamento delle sedi scolastiche, compresa la Favorita, dotandola anche di palestra che sia però dimensionata e funzionale alle esigenze scolastiche e realmente fruibile dagli alunni, e al contempo progettare un palazzetto dello sport delocalizzandolo dal centro, in zona non residenziale e con servizi adeguati. Tale spazio era già stato individuato dal PII in via Leopardi quale seconda opzione localizzativa.
L’ostinata scelta di far passare per palestra scolastica ciò che invece è un vero e proprio palazzetto dello sport polifunzionale, ponendolo in zona residenziale, peraltro interclusa, ci ha indotti a presentare ricorso al TAR, contro una scelta illegittima sotto diversi profili e manifestamente irragionevole dal punto di vista urbanistico ed economico.
La scelta di non presentare anche una istanza di sospensione cautelare è mossa dall’intento di non pregiudicare la possibilità di avviare una nuova fase di dialogo con l’Amministrazione, per far sì che, di fronte alle obiettive argomentazioni giuridiche e urbanistiche sollevate, il Comune possa rivedere la scelta processuale. Noi siamo disponibili. Ma se riscontreremo atteggiamenti di chiusura non ci resterà che proseguire, e non nel nostro interesse ma nell’interesse di tutta la città.
I residenti del quartiere San Sebastiano