In un post del 30 Ottobre, il vicesindaco Paolo Razzano posta un messaggio pubblico su facebook con il seguente testo “Chi aspira a occuparsi della “cosa pubblica” dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio. E allora non si spiega perché sono anni che Francesco Bigogno non taglia gli alberi e i cespugli del suo giardino, che ormai invadono pericolosamente le proprietà confinanti e la strada” e pubblicando anche la foto del giardino di Bigogno. Ne parte una discussione dove anche il fratello di un altro noto assessore posta l’hashtag #bigognoneldegrado parafrasando la nota pagina Facebook magentina.
Qualcuno è anche a favore di Francesco Bigogno e scrive “Un giovane assessore che invece di intervenire coi poteri che ha il comune per far rispettar le regole a un cittadino nella sua sfera privata lo accusa pubblicamente su facebook di non rispettare la legge. E ci lamentiamo della nostra classe dirigente? E vogliamo parlare di futuro? #senzaparole”
Tutta questa vicenda lascia Bigogno basito, allora indice una conferenza stampa su quello che è successo e comincia subito, come e suo fare, diritto sul punto dicendo “questa è una conferenza stampa che io non avrei mai voluto fare, ma purtroppo quando ti tirano dentro in un discorso, tuo malgrado devi reagire – continua – sono un privato cittadino e l’amministratore magentino col suo post ha violato la mia privacy, dando addirittura l’indirizzo dove abito, qui non si tratta della questione piante, sono alberi secolari e sono protetti per legge, qui si è voluto offendere un privato cittadino, punto”.
Chi vuole proseguire l’approfondimento dell’articolo può seguire il Video allegato, dove Bigogno spiega, anche tecnicamente, la questione del taglio degli alberi secolari: