Due giorni di lavoro (il 23-24 novembre 2015) di una piccola ruspa, nel parco del palazzo De Cristoforis, per verificare la ‘leggenda’ del ritrovamento, avvenuto nel 1947, di una necropoli romana del III secolo d.C. . Appunto, una ‘leggenda’, che aveva avuto come prima fonte l’avvocato Filippo Gray De Cristoforis (confermata recentemente dal figlio Tomaso) che vendette il palazzo nel 1970 al Comune di Turbigo. A suo tempo, l’avvocato disse che, nel 1947, una tromba d’aria (del genere di quella che ha interessato il parco ancora nel 2012) aveva sradicato un Cedro del Libano secolare e le radici avevano portato alla luce una necropoli nella quale erano state rinvenute delle monete dell’imperatore Gallieno, delle olpi, ma anche tessere di mosaico.
Su questi presupposti il Servizio Urbanistico (arch. C. Gervasini) del Comune ha avviato degli scavi archeologici – condotti dalla ditta Bona 1858 Srl – sotto l’egida della Soprintendenza (direttore lavori Stefania De Francesco), nel parco del palazzo allo scopo di verificare la famosa ‘leggenda’. Quello che è stato trovato non è un granché. Oltre a materiali recenti dell’ultima guerra ( maschera antigas e contenitore in plastica arancione con scritta in tedesco) è stato trovato un pezzo di un ‘tegolone’ romano, del genere di quelli che si utilizzavano per realizzare delle tombe alla ‘cappuccina’ e altri pezzi di oggetti fittili risalenti all’epoca romana. Probabilmente i resti della famosa tomba rinvenuta nel 1947, casualmente. Sarà, comunque, la relazione che la Soprintendenza invierà al Comune a far luce su quella che fu la presenza romana nel territorio turbighese.
I RITROVAMENTI TURBIGHESI. Elenchiamo note di ritrovamenti archeologici, avvenuti nel territorio turbighese, raccolte in cinquant’anni di ricerche storiche locali. Alcune sono documentate da eminenti studiosi, altre sono frutto di ‘pour parler’, certo è che la presenza romana è scientificamente provata.
1) Il 28 novembre 1878, don Pietro Bossi – parroco di Turbigo, nei suoi appunti, parla di urne cinerarie rinvenute nella chiesa parrocchiale. Inoltre, sul sagrato della chiesa è documentato il rinvenimento di una iscrizione votiva catalogata dal Mommsen (1817-1903). Ambrogio Palestra in Strade romane nella Lombardia Ambrosiana (1984) parla di questo ritrovamento: “una iscrizione votiva dedicata a Giove rinvenuta nella chiesa della B.V. Assunta”;
2) L’ing. Guido Sutermesister in Legnano romana – relazione degli scavi e ritrovamenti antichi, scrive, per quanto riguarda il territorio turbighese:
– Località Costa della Chiesa, cavo Azzimonti, sepolcreto con oggetti;
– Via Al Palazzo. Nel 1930 sepolcreto di inumati con tombe di embrici. (sono le classiche tombe alla “cappuccina” tipiche della seconda metà del IV secolo d. C. Si dice che il ritrovamento fosse avvenuto nella località Vignòo e che il dottor Aimone avesse ritirato il materiale ivi contenuto;
– Nel 1904, al castello Visconteo, balsamari in vetro. Cinquant’anni dopo, il 5 maggio 1954, le signore Rita e Virginia Grassi offrono al Museo Archeologico di Legnano: placchette a testa leonina; una placchetta romana; alcuni ferri, un coltello e mezza cesoia; qualche moneta romana tra cui un grande bronzo; un’impugnatura di specchio statuario; un anello con gemme incise; fittili e cocci. C’è poi anche un avello che è stato ritirato da un locale.
– Nel 1926, in occasione della costruzione della prima centrale termoelettrica, durante gli scavi furono rinvenuti oggetti fittili che andarono dispersi;
– Località Scaldasole vasta necropoli romana I sec. d. C.
3) Via Al Torrione: rinvenute 20 anfore con peduncolo, oggetti ornamentali, moneta (bronzea?) di Augusto della seconda metà I a. C. (Augusto 31 a.C.-7 d.C.)
4) Il Cotonificio Valle Ticino possedeva due anfore rotte legate con filo di ferro;
5) 8 settembre 1983: la ristrutturazione della casa del Gustin, il barbiere di via Roma, di fronte al bar dei Tre Scalini, è stata rinvenuta una tomba dentro la quale c’erano alcuni vasetti. Altre ossa e vasetti erano stati rinvenuti nel 1981.
6) 3 dicembre 1984: Durante una costruzione, nelle vicinanze dell’Arno, furono rinvenute molte anfore alcune di impasto nero (I sec. a.C. ) e altre rosse;
7) 1996: due tombe sull’Alzaia Naviglio, vicino al ponte sulla circonvallazione. Furono rinvenute da una ditta intenta ad effettuare degli scavi per la realizzazione della fognatura sulla riva sinistra del Naviglio.