ALTOMILANESE – Su ‘Il Giornale’ del 26 novembre, ne ‘La parola ai lettori’ una lettera a firma di Nella Honovich (Cuneo) mi ha dato motivo di riflessione. Ne ripubblichiamo alcune parti:
“Sono nata a Fiume nel 1937, sono quindi cittadina italiana, visto che a quei tempi l’Istria era l’Italia. Dopo l’8 settembre, ho visto rincorrere un ragazzo (presumibilmente italiano) da due partigiani titini che gli spararono alle spalle, finendolo poi con un colpo alla testa e, rivolgendosi a me dissero: “Questa è la fine che farete tutti voi italiani” (…)
Non c’era niente da mangiare, così mia mamma mi mandò dai nonni ad Albona. Dopo appena una settimana però mi rimandarono a casa, perché stavano cominciando a far fuori gli italiani. Lì vicino c’era la foiba di Vines e ogni notte si sentivano spari e urla. (NB)
Nel dopoguerra, dal ’45 al ’47, ogni volta che scendevo a piedi per andare a scuola, i soldati titini posti di guardia ad un crocicchio mi puntavano un fucile in faccia scoppiando a ridere e insultandomi con frasi a me incomprensibili.
Il 4 luglio del 1947 papà prese tutta la famiglia e ci portò prima a Trieste e poi a Genova. Nel settembre del ’47, due mesi dopo essere finalmente tornati nella nostra Patria, entrando nella bottega del calzolaio, questo mi fa: “Vedi quella fila di alberi là fuori? Bene, se vinceremo noi ci impicchiamo te, la tua famiglia, tutti voi istriani e per ultimo il prete”.
NB – Non furono solamente gli abitanti di quella parte d’Italia a pagare con la vita. Le recenti ricerche hanno documentato che nelle foibe finirono anche abitanti dell’Altomilanese. Era originario di Cuggiono Stefano Castiglioni (classe 1926), finanziere nella Caserma di Marzo di Trieste; Mario Colombo di Castano Primo. Altri infoibati erano di Legnano, Abbiategrasso, Vigevano, Parabiago, Magenta, Corbetta, Novara (27 i Caduti della Provincia), Cameri, Pernate, Saronno, Rescaldina, Furono oltre trecento i lombardi, per la maggior parte militari, finiti nelle foibe, oltre ai dalmati e agli istriani.
FOTO – Lo stendardo dell’Associazione nazionale congiunti dei deportati italiani uccisi o scomparsi in Jugoslavia