CASTANO PRIMO – Il prossimo 10 dicembre, alle 11, avrà luogo l’inaugurazione del Museo Emeroteca Storica delle Acque Villoresi a Castano Primo, presso l’edificio di via Corio che già ospita il Museo Civico cittadino, dove viene conservata la suggestiva Via Crucis dipinta da Gaetano Previati alla fine dell’Ottocento. Il Museo nasce grazie ad un importante finanziamento comunitario (POR FESR Asse 4) che ha permesso il recupero architettonico del primo piano dello stabile di proprietà comunale, il cui uso è stato concesso al Consorzio dall’Amministrazione Comunale di Castano Primo. Attraverso gli allestimenti, nelle due sale previste, è stata ricostruita l’evoluzione dei principali fatti storici che hanno portato all’edificazione dell’omonimo canale e alla progressiva configurazione dell’attuale Consorzio Est Ticino Villoresi.
Una serie di tavole raccontano la figura di Eugenio Villoresi, la costruzione e l’inaugurazione delle Dighe di Panperduto introducono nello spazio dove sono invece raccolti alcuni pannelli informativi che restituiscono i dettagli tecnico-ingegneristici di manufatti che permettono ancora oggi, a distanza del tanto tempo trascorso, di regolare le acque che scorrono nei canali. Una serie di utensili, strumenti di regolazione e oggetti storici completano infine l’allestimento del sito contribuendo a rendere estremamente concreta e reale la ricostruzione di come avveniva il lavoro sui canali attraverso anche l’evoluzione delle tecniche idrauliche.
Distinto dal Museo, in uno spazio appositamente ideato ancora al primo piano, è stato invece raccolto l’archivio storico consortile, riordinato grazie ai fondi POR e messo a disposizione del pubblico per attività di consultazione e studio. Il Consorzio, in qualità di istituto conservatore, custodisce infatti la documentazione di alcuni archivi aggregati cui afferiscono, tra le altre, le carte prodotte dalla Società Italiana per condotte d’acqua, dai comprensori di Cuggiono, Magenta, Corbetta e dagli altri minori e il fondo Villoresi-Meraviglia.
Il Presidente Folli sottolinea l’impegno profuso da parte dell’Ente per rendere possibile l’attuazione di questo progetto in collaborazione con l’Amministrazione Comunale:
“Con soddisfazione vediamo realizzato sul territorio un ulteriore polo culturale targato ETVilloresi, al pari del Museo delle Acque Italo-Svizzere a Panperduto e di quello della Bonifica a Chignolo Po. Si tratta questa volta di un luogo fortemente ispirato dal Canale Villoresi e dalle sue acque, con i quali è nato di fatto anche quello che diventerà, grazie a successivi sviluppi, l’attuale Consorzio Est Ticino Villoresi.”
FOTO l’ingegner Eugenio Villoresi in un’incisione d’epoca