TURBIGO – L’esistenza di ‘porti-natanti’ sul Ticino – che consentivano in passaggio del fiume a persone, animali e merci – è testimoniata a partire dal secolo XI. Questi porti-natanti erano costituiti da due barconi affiancati, uniti da un tavolato sovrastante ed ancorati ad una fune tesa tra le due opposte sponde del fiume (la famosa ‘pila del ponte’, in territorio di Villaria di cui abbiamo scritto, con il foro per l’introduzione della fune, svolgeva questo scopo). Il porto-natante si muoveva sfruttando la corrente dell’acqua, con l’aiuto di un lungo timone e rimaneva in funzione tutto l’anno, dall’Ave Maria del mattino all’Ave Maria della sera, ha scritto Franco Bertolli.
I ‘ponti’ cominciarono ad essere realizzati solamente all’inizio dell’Ottocento, con l’esclusione del ponte romano di Pavia, unico nel suo genere. Per la verità, in età medievale furono “gittati” diversi ponti in legno, per ragioni squisitamente belliche, lungo le direttrici di passaggio storiche e protostoriche: Sesto Calende, Oleggio, Turbigo, Boffalora. Il rinvenimento, avvenuto qualche anno fa da parte di Giovanni Brusatori, di un palificato nell’alveo del Ticino, in territorio di Robecchetto con Induno, documenta l’esistenza di un ponte realizzato nel 1274 dai Milanese (distrutto poco dopo dai Novaresi in lotta), ancorché citato dalle fonti storiche.
Nella seconda metà dell’Ottocento furono realizzati tre ponti con la tecnica della travata a graticcio (all’americana): a Turbigo bombardato nel 1944 e ricostruito; Sesto Calende ha seguito la stessa sorte e, Oleggio nel 1889, l’unico dei tre ponti similari rimasto finora in piedi. Ha una travata lunga 187 metri, suddivisa in tre luci di uguale ampiezza, poggiante su due pile di granito alte 6 metri. Il ponte di Oleggio – come quello di Turbigo – avrebbe dovuto essere anche un ponte ferroviario per la ferrovia Gallarate-Lonate.Oleggio che, però, diversamente dalla Seregno-Novara, non fu mai realizzata.
FOTO Una rara immagine del porto di Castelnovate, l’ultimo sistema di attraversamento ad andare in pensione