Sono passati circa tre mesi da quando la Clinica Dentale del Dott. Facchera ha donato un defibrillatore da installare in piazza Mazzini e leggiamo un articolo di Logos dal titolo “Defibrillatore… chi l’ha visto?” e nel sottotitolo continuava scrivendo “Quando verrà installato il Dae donato dai Giovani Padani al comune nella palestra di via Giolitti? E’ questione di pochi giorni. Ci sono, poi, anche l’altra donazione (del dentista della piazza) e un percorso più ampio che porterà altre apparecchiature”.
Non voglio scrivere da giornalista, scrivo da persona che ha subito un infarto e sa cosa vuol dire, sono i primi dieci minuti che sono importantissimi per poter salvare un infartuato e se questi presidi, ricordiamo che sono 2 quelli donati, uno dal Dott. Facchera e uno dal Movimento Giovani Padani al posto di restare nell’ufficio del Sindaco, ancora nel loro imballo originale, vengono posti, urgentemente, nella loro adeguata posizione, sperando che non servano mai, ma nel caso, forse salverebbero qualche vita.
Abbiamo sentito, anche dall’amico Belleri, che c’erano problemi burocratici per eseguire la corretta installazione del presidio in piazza, in un totem apposito che ne preserva l’integrità, allora abbiamo inviato una mail a HeartSine ditta che costruisce defibrillatori dal 1967, rimbalzata alla nostra cronaca perché, uno dei loro apparecchi ha salvato la Vita all’Assessore di Robecchetto Ermanno Colombo, che in questo caso, fortunatamente, aveva fatto installare lui, pochi giorni prima, chiedendogli tempistiche e modalità per posizionare un Dae in esterno, qualche ora dopo ci hanno risposto e, non ci sembra che un lavoro tale richieda 3 mesi.
La risposta alla nostra domanda che ci ha dato Andrea Ferro responsabile della divisione medicale EMD118 di HeartSine è stata questa: “Da un punto di vista tecnico l’istallazione di una postazione DAE in esterni richiede l’individuazione di uno spazio adeguato, e l’utilizzo di una teca almeno impermeabile, e riscaldata se le temperature minime annuali possono andare sotto gli 0°C. Ovviamente l’installazione va fatta secondo le normative correnti riguardo gli impianti elettrici (nel caso sia presente il riscaldamento che richiede l’allaccio ai 230V) e riguardo al fissaggio della postazione al terreno. Può essere poi utile scegliere un luogo in vista di telecamere di banche o altri uffici, come deterrente per eventuali atti vandalici o furti, meglio ancora se illuminato da lampioni o altre fonti di luce già presenti, in modo che la postazione sia sempre ben visibile. Le operazioni in sé non sono particolarmente complesse ma richiedono la decisione di chi si farà carico delle spese del materiale, dell’installazione e quelle di energia elettrica e della manutenzione del DAE. Non sono cifre particolarmente alte ma qualcuno se ne deve pur far carico”.
Chi ha qualche nozione tecnica sa che non ci vogliono 3 mesi per installare un Dae.
Lasciamo ai lettori giudizi e perplessità.