Quarto appuntamento col Filmforum 2016, giovedì 4 febbraio, con “PER AMOR VOSTRO”, con la pluripremiata Valeria Golino al Festival di Venezia 2015. Gradito ospite della Sala di Comunità di Magenta il regista, Giuseppe Gaudino.
“PER AMOR VOSTRO”, STORIA DI UNA DONNA NELL’ITALIA DEI NOSTRI GIORNI
Quarto, imperdibile, appuntamento del 2016 con Filmforum del CinemateatroNuovo, giovedì 4 febbraio. Dopo l’apertura con la Palma d’Oro dello sconvolgente “Dheepan” di Jacques Audiard, la “Vergine giurata” dell’esordiente Laura Bispuri con la specialissima Rohrwacher, presentato a Berlino ed appena passato l’appuntamento con la storia “Corri ragazzo corri” girata da Pepe Danquart sul tema della Giornata della Memoria, eccoci approdare ad un film italiano molto apprezzato dalla critica e che ha fatto breccia nel pubblico. Valeria Golino nei panni di una donna italiana dei nostri tempi in un percorso, non facile, di riaffermazione del proprio valore nel mondo, nel lavoro, nella famiglia ma, soprattutto, davanti a se stessa.
La storia è quella di Anna, passata dall’essere una bambina spavalda e coraggiosa al lento appiattimento di ogni propria volontà a favore di una vita liscia, ben accetta dagli “altri” ma spenta, muovendosi in una zona grigia tra disponibilità, altruismo, debolezza od ignavia; complice anche una situazione lavorativa creativa ma precaria. Qualcosa però accade; e così Anna…
Valeria Golino per questa interpretazione si è aggiudicata una doppietta di premi alla 72° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (2015): Coppa Volpi e Premio Pasinetti.
Un film italiano di quella schiera di registi cosiddetti (o creduti) “nuovi”, depositari di buoni talenti, ottime idee e sceneggiature, la cui strada verso la produzione e l’uscita nelle sale non è mai facile o scontata.
A parlare di questo ed a commentare insieme al pubblico ed ai nostri Marco Invernizzi e Fabrizio Tassi sarà presente in sala – in via San Martino 19 – lo stesso regista, Giuseppe Gaudino; “uno dei graditi ospiti del Filmforum che CinemateatroNuovo ha il piacere, e la consuetudine, di fare incontrare al proprio pubblico”, spiega Alberto Baroni, dalla direzione di Sala.
“Incontri per capire il cinema dentro il cinema, con le persone che lo fanno; incontri che permettono anche agli stessi operatori di avere un contatto diretto con il proprio pubblico”. Una delle varie modalità di interpretare la Sala di Comunità come sala di dialogo, confronto e contatto. Poiché sappiamo che nessuna opera vale senza il valore, in primo luogo, delle persone che la fanno e di quelle che la godono.
Alessandra Branca