Abbiamo fatto un articolo sul degrado della zona del Ponte del Ticino, dopo di che, Giuseppe Leoni che collabora con C.A.M., attraverso delle Mail ha contattato i comuni di Turbigo e di Galliate che hanno risposto, in pratica, che non è competenza loro, non ci siamo fermati e abbiamo mandato una mail ancheal Tg satirico che smuove coscenze, Striscia la Notizia;
Anche se sinceramente ci sarebbe piaciuto che qualche ente vicino a noi, senza troppa burocrazia e scusanti, si sarebbe occupato dell’area.
il testo della mail che abbiamo inviato a Canale 5:
Striscia la notizia – via Cinelandia 5- 20093 – Cologno Monzese – Mi
c/o – gabibbo@mediaset.it
21 febbraio 2016 – RIFIUTI NEL PARCO DEL TICINO: LE FOTO DELL’ORRORE
Dirigo un blog in provincia di Milano, che pubblica notizie sull’attualità e la cultura del territorio del medio Ticino. Nei miei giri, una quindicina di giorni fa, sono giunto su un gradone del fiume dove un tempo c’erano dei bar (si chiamavano Saint Tropez e Pagoda) e i giovani vi passavano le notti d’estate.
Sono rimasto basito: mi si è presentata agli occhi una scena orripilante com’è documentato nelle foto che allego.
Siamo un sponda lombarda (la località si chiama ‘Ponte del Ticino’, dove il 31 maggio 1800 Napoleone corse il rischio di essere ucciso e da lì passarono anche le truppe franco-piemontesi di Napoleone III il 3 giugno 1859), sulla S.S. 341 ‘Gallaratese’ che unisce il Piemonte alla Lombardia. In questo tratto di fiume, carico di storia, ai confini dei territori dei Comuni di Turbigo-Robecchetto con Induno-Galliate c’è una situazione che richiama alla memoria la ‘Terra dei Fuochi’.
Preso da sacro furore ho inviato alcune foto all’Ufficio Ecologia di Turbigo che ci ha risposto prontamente, dicendo che le sponde del Ticino sono a carico di Turbigo che le pulisce annualmente, mentre quel tratto di sponda non risulta essere di Turbigo, bensì – probabilmente – di Galliate, in provincia di Novara.
Allora, da buon cittadino, abbiamo inviato le foto al Comune di Galliate rimanendo in attesa di una risposta che ci è arrivata con una mail datata 18 febbraio 2016: “Con riferimento alla segnalazione in oggetto, si comunica che essendo l’area di proprietà Demaniale, è stata invitata l’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta, con sede a Torino in Corso Bolzano, 30, ad effettuare la rimozione dei rifiuti”. (F.to Il responsabile del Settore Patrimonio e Lavori Pubblici di Galliate).
L’assurdo è che la direzione di competenza di tale pezzo di sponda del Ticino si trova ad un centinaio di chilometri di distanza e si occupa dell’intero Piemonte e della Val d’Aosta. E pensare che il Ticino è ‘protetto’ da ben due parchi, uno piemontese e l’altro lombardo che fanno quello che possono. Ma tutti gli anni gli uomini di buona volontà di Robecchetto con Induno (pescatori e cacciatori) puliscono di propria iniziativa – con opera grandemente meritoria – i boschi del Ticino, ma non arrivano al sito incriminato perché non è parte del proprio territorio comunale. Può darsi che, inorriditi da tanto degrado – se verrà pubblicizzato da ‘Striscia la Notizia’ – decidano di intervenire senza guardare di chi sarebbe la competenza.
Troppo difficile districare la matassa delle responsabilità, si fa prima a pulire! Povera la nostra bell’Italia strangolata dalla burocrazia e dalla inefficienza!