Una domenica meravigliosamente primaverile, un impegno rimandato, decido di sfruttare il tepore pomeridiano per una bella camminata: destinazione parco del Ticino. Una delle mie mete preferite e passaggio obbligato e ‘ il centro faunistico di recupero gestito dalla LIPU, associazione che si avvale di tanti volontari per un’attività’ più ‘ che meritoria.
Avvicinandomi al luogo prescelto sul sentiero circondato dal bosco, rimane immutata la curiosità’ dei volatili che saranno all’ interno dei grandi tendoni. Arrivo. Guardo all’ interno del primo, tutto tace, ma all’ improvviso una poiana fa capolino, si fa notare come per dire che anche se è in ” restauro ” la sua bellezza rimane immutata. Saluto e mi accosto alla seconda voliera. Scorgo dalla finestrella due occhi grandi, profondi, di un colore arancio che mi fissano, scrutano i miei movimenti. E’ un meraviglioso gufo reale, realmente regale, distinto fascinoso. Ma attenzione e ‘ in compagnia, se ne avvicina un secondo ugualmente bello ed elegante, quasi ad indicare che vuole prendersi la sua dose di complimenti. Non ho mai compreso il luogo comune che cita i gufi, sono animali talmente belli che personalmente fanno pensare all’ eleganza con un’aria velatamente da snob caso mai.
Non riesco a trattenermi dal fotografarli, nel bosco ritorno fanciullo e le sensazioni sono quelle di trent’ anni fa.
Saluto e decido di immergermi all’ interno della boscaglia, mi sento accompagnato da tante creaturine che svolazzano da un ramo all’ altro, che bella la natura, che meraviglia i raggi del sole che mi scaldano il viso. Nel bosco si osserva, ascolta e odora di più ‘ il corpo ritrova una dimensione naturale, vera. I pensieri si accavallano ma tutto e ‘ più ‘ rilassato.
Ho camminato tanto è ora di far ritorno nel mondo civilizzato, felice, sento solo lo scrosciare delle foglie al mio passaggio ma mi accorgo che non sono solo. Guardo e incredibilmente avanti a me a distanza appaiono due caprioli. Mi scrutano, non sono spaventati ma mi fanno intendere di non prendermi tanta confidenza. Li assecondò ma lentamente tiro fuori il telefono e inizio a scattare foto. Emozionante, era da due anni che non avevo la fortuna di vederli. Il mio spirito di fanciullo curioso era a questo punto più ‘ che soddisfatto, il sole è dolcemente calato, si fa sera.
Che bel pomeriggio. Con grande umiltà, un consiglio: qualche domenica meno presso i centri commerciali e qualche passeggiata in più’ all’ aria aperta. Questa meravigliosa terra è piena di belle creature.