4 – ALIGHIERI DANTE (Via)
Da Via Milano (circonvallazione) a Via Enrico Fermi, la Via Dante Alighieri è stata denominata con delibera n. 120 nel Consiglio Comunale del 28 settembre 1971 – amministrazione Giovanni Battista Paratico – ai tempi in cui fu costruito – su progetto di un architetto piemontese – lo stabilimento Irge, oggi occupato dalla conceria Stefania che lo ha sottoposto ad un attento restyling e bellamente illuminato.
La Via, dicevamo, è collocata a nord della Strada Statale 341 ‘Gallaratese’ e inserita in quella che oggi è una delle poche zone industriali del paese (un’altra è a corollario del depuratore delle acque, mentre la terza è lungo la Via Centrale termica). In tale Via ci fu la sede dell’Irge (acronimo di Irene Gestori, ‘Turbighese d’Oro’ 1994) fino a una decina di anni fa, una ditta della quale pubblichiamo l’insegna che troneggiava in cima all’edificio principale fino a poco tempo fa.
L’Irge nacque nel 1956 e si sviluppò, durante gli anni del ‘miracolo economico’, arrivando ad occupare, oltre all’indotto, un centinaio di dipendenti nella produzione di pigiami, maglieria intima per uomo, donna bambino. La promozione del marchio ‘Irge il pigiama, lo mette chi si ama’, fu affidata, in quell’età dell’oro, al ‘Giro d’Italia’, che nel 1980 arrivò in paese, facendo tappa nel centro di Turbigo. Dopo aver raggiunto una posizione leader in campo nazionale, con una produzione di oltre due milioni di pigiami venduti ancora nel 1995, seguirono gli anni della crisi fino alla chiusura definitiva nel 2007 con la successiva vendita del marchio.
Purtroppo, la stagione industriale turbighese è finita da tempo e i nostri giovani sono costretti ad andare fuori o all’estero. A tener alto il vessillo di quello che fu il quarto (o quinto) ‘distretto conciario’ italiano è arrivata da poco la Conceria Stefania che, insieme alla Mewa – Lavanderia industriale (multinazionale tedesca) e alla centrale termoelettrica Iren rappresentano i pochi punti di eccellenza rimasti nel territorio turbighese.