Dopo Corbetta e Boffalora sopra Ticino i truffatori hanno fatto tappa a Vittuone. Dove però non hanno trovato pane per i loro denti perché la padrona di casa si è insospettita e li ha messi in fuga. E’ accaduto l’altra mattina in via Mameli dove si sono presentati due finti agenti della Polizia locale che assicuravano di essere incaricati dal Comune. Lo stesso trucco utilizzato soltanto poche ore prima a Corbetta dove, invece, l’avevano fatta franca. A rispondere è stato il proprietario che, ascoltando le loro richieste di dover effettuare alcuni controlli, li ha fatti accomodare. In casa c’era la moglie che ha trovato alquanto strano il loro modo di fare.
Soprattutto la richiesta di sistemare, momentaneamente, l’oro e gli altri preziosi nel frigorifero. Motivo: la casa era contaminata dal mercurio che aveva invaso le tubazioni dell’acqua e, quindi, era necessaria un’opera di bonifica. Per proteggere i preziosi era necessario sistemarli nel frigorifero. Nulla di più incredibile. La signora, ovviamente, non ci ha creduto e li ha messi alla porta. La segnalazione è stata presentata alla Polizia locale di Vittuone. Il sospetto è che si tratti delle stesse persone che, poco prima, avevano preso di mira un’abitazione di Corbetta. Riuscendo a trafugare gioielli alla padrona di casa per un valore ancora da quantificare.
Nel caso di Corbetta avevano detto, come scusa, di dover controllare i termosifoni. Si tratta di due uomini italiani, dai soliti modi di fare gentili e professionali. Le forze dell’ordine mettono in allerta i cittadini. Il consiglio è sempre lo stesso: evitare di aprire la porta a sconosciuti.