‘I ritratti dei benefattori dell’Ospedale Maggiore di Milano’ (secoli XV-XX) illustrati da Pio Pecchiai con introduzione di Corrado Ricci è un libro pubblicato a Milano dalle Arti Grafiche Pizzi & Pizio nel 1927. Racconta le infinite donazioni che i milanesi fecero per i loro ospedali a partire da Ariberto da Intimiano, arcivescovo di Milano che fondò un ospedale nel 1023. A seguire fissando l’occhio solamente su personaggi che hanno qualche riferimento con l’Altomilanese:
– Pagano d’Inveruno che nominò erede – con testamento del 21 marzo 1266 – l’ospedale di S. Simpliciano
– Cagnone d’Arluno legò dei beni all’ospedale con testamento del del 18 ottobre 1298;
– Giovanni da Casorezzo detto Maza lascia dei beni con testamento del 5 luglio 1300;
– Oldrado Ferrari d’Ossona lascia all’ospedale della Colombetta con testamento del 27 luglio 1300.
Per quanto riguarda invece i ritratti de benefattori esistenti nella pinacoteca dell’Ospedale Maggiore, ricordiamo solamente coloro che hanno calpestato il nostro territorio, tenendo presente che il ritratto veniva fatto una volta che l’eredità perveniva all’ospedale (era una sorta di ricevuta):
Giovanni Garavaglia detto ‘Il Boffalora’, negoziante di ferramenta (m. 1664) di Francesco Prata; il nobile Giorgio Clerici (m.1663) di ignoto; marchese Pietro Antonio Clerici (m. 1671) di Agostino Santagostino; nobile Francesco Maria Lampugnani dei conti di Trecate (m.1729) di Arcangelo Bellotti; marchese Marco Arconati Visconti ciamberlano dell’imperatore (m.1810) di Paolo Borroni; Gio. Battista Piatti (m.1838) di Giuseppe Sogni.
FOTO Giorgio Clerici