IL TEATRO CANZONE di LUCA MACIACCHINI per raccontare la storia di GIORGIO AMBROSOLI al CinemateatroNuovo di Magenta
Non è facile ricostruire e narrare la vicenda di Giorgio Ambrosoli, avvocato milanese ucciso nel 1979 da un sicario del banchiere Michele Sindona, sulla cui attività lo stesso Ambrosoli stava indagando essendo stato nominato commissario liquidatore della “Banca Privata Italiana”. Non facile, soprattutto a teatro, ad un pubblico che non si aspetta le complessità di un documentario.
Luca Maciacchini – nella sua produzione Markhor Teatro – ha trovato il modo di farlo. E di dire anche molto di più. Nell’ora e mezza abbondante di spettacolo dal titolo proprio “Giorgio Ambrosoli”, l’autore e chansonniere (molte sono le abilità e completa la formazione) riesce non soltanto a spiegare le vicende in questione, ma a raccontarle dal punto di vista del “professionista” Ambrosoli. La piéce narra dell’avvocato partendo dalla sua infanzia e dalla sua biografia; passo a passo si costruisce, cresce, l’uomo Ambrosoli che diviene ad un certo punto, l’avvocato, il professionista (colui che fa il proprio mestiere con puntualità ma anche con dedizione) e si torna dunque nell’uomo. Cos’è un uomo? Conoscenza, affettività e valori morali. Principi. Proprio questo mostra Machiacchini: la normalità dell’eroe in una società civile. “Un uomo che scelse la libertà, l’onesta, l’onore ed il rispetto”, intona Maciacchini. Ed interroga: quanto siamo ognuno di noi disposti ad esser, a nostra volta, “eroi borghesi”, nella nostra normalità e nella vita quotidiana? La politica si fa ad ogni scelta ad ogni banale gesto della nostra vita in relazione alla società.
Ma lo spettacolo, teso com’è a valori alti, risulta gradevole, coinvolgente nella narrazione, impreziosito dall’accompagnamento musicale alle chitarre (due) dello stesso Maciacchini (diplomato al conservatorio oltre che al Grassi di Milano); accompagnamento in accordi e vere e proprie canzoni orginali dell’autore: in italiano ed in dialetto milanese, rifacendosi al teatro canzone meneghino ed ad illustri ed amati esponenti della milanesità creativa e fuori dal coro degli anni Settanta – Ottanta.
Lo spettacolo si è aggiudicato il “PREMIO ISABELLA D’ESTE” per il teatro-canzone nel 2011 e il premio “MEI – Cultura contro le mafie” presso il “Meeting delle etichette indipendenti di FAENZA nel 2014”. Il testo è stato redatto da Luca Maciacchini a partire dalle testimonianze dirette dei familiari e dai testi “Un eroe borghese” di Corrado Stajano e “Qualunque cosa succeda” del figlio Umberto.
Offerto a Magenta dal CinemateatroNuovo, da venticinque anni soggetto di proposta e formazione culturale mai banale del territorio del magentino. Un pubblico attento ed interessato ha preso posto nella sala di via San Martino 19 giovedì, 5 maggio 2016, uscendone soddisfatto e meditabondo. CTN intende riproporre in altre occasioni appuntamenti di teatro civile, pescando sempre dalle migliori produzioni nazionali.
Alessandra Branca