Playing for Change è un supergruppo musicale formato essenzialmente da artisti di strada di varie etnie, nato come progetto multimediale per opera del produttore discografico statunitense ed ingegnere del suono Mark Johnson, del Timeless Media Group, e di Enzo Buono.
Con lo stesso nome Playing for Change Foundation (letteralmente: Suonare – ma anche recitare, agire – per un cambiamento) è stata fondata una organizzazione non a scopo di lucro – la Playing for Change Foundation – cui è demandato il compito di edificare scuole di musica destinate all’infanzia nei luoghi più disparati del mondo.
Il progetto è orientato a sostenere in maniera particolare realtà del terzo mondo.
Playing for Change ha avuto inizio come progetto nel 2004: lo scopo dichiarato era quello – secondo gli intendimenti degli organizzatori – «di ispirare e mettere in collegamento musicisti per portare un messaggio di pace nel mondo attraverso la musica»‘. Per fare ciò i fondatori si sono recati in diversi Paesi molto distanti l’uno dall’altro del globo terrestre, come Stati Uniti, Spagna, Sudafrica, India, Nepal, Medioriente, Irlanda (per l’Italia, a Livorno sono stati registrati interventi di Roberto Luti alla chitarra resofonica, Simone Luti al basso e a Pisa sono state effettuate incisioni di Stefano Tomaselli al sassofono).
Servendosi di un’apparecchiatura mobile che funzionasse da studio di registrazione, i due hanno registrato sul posto le performance di musicisti che eseguivano una medesima canzone, interpretata nel proprio personale stile e molto spesso con strumenti tipici delle varie culture.
Fra le guest star, che hanno partecipato al progetto, figurano Stephen Marley, Keith Richards, Los Lobos, Vusi Mahlasela, i Tinariwen, Louis Mhlanga, Clarence Bekker, David Guido Pietroni, Tal Ben Ari (Tula), Bono, Keb’ Mo’, David Broza, Manu Chao, Grandpa Elliott, Taj Mahal, Toots Hibbert dei Toots & the Maytals.
Partecipano a ogni video cantanti e musicisti da tutto il mondo: molti sconosciuti e alcuni più noti, almeno a livello locale, come per esempio sono Char (Giappone), Ernest Ranglin (Jamaica), Alberto Manuel de la Rosa, Imorly Richardson (Cuba), Baby Black Ndombe (Congo)
una delle loro canzoni, registrate nel Mondo da diversi artisti: