Quando, nel 1935, esce questo romanzo, Moravia é stato ignorato dalla critica ufficiale in quanto era stato condannato come disfattista e anti-italiano per via de “Gli Indifferenti”. Il titolo in sè, racchiude moltissimo significato, “ha quasi il sapore del proverbio“. Personaggi come Andreina, ne fanno forse il romanzo italiano più dostoevskiano. Tutto viene capovolto è messo in discussione: per esempio l’ambizione, sempre vista come un valore positivo, viene vista in modo negativo.
Tutto quello che il romanticismo aveva eroicizzato viene rovesciato. E ció porterà alla tragedia, al fallimento “con una forza ben rara” a detta dei critici. Propone anche nuovi valori quali la generosità verso l’altro a discapito di una visione più vólta al sè, oppure al l’umiltà. All’epoca non ritenuti valori.. In senso comune. Un rivoluzionario vero, autentico: Moravia.