TURBIGO – Oggi si insedia la seconda amministrazione di Christian Garavaglia. In attesa del risveglio di Giorgio Nobili, raccontiamo la storia amministrativa del paese, prima che la vecchiaia prenda il sopravvento. Un paese non nasce a caso: è frutto del pensiero e dell’azione degli amministratori che si sono succeduti nel tempo. Un patrimonio di idee e di realizzazioni che, purtroppo, non viene studiato per verificare, a posteriori, quali scelte abbiano influito positivamente o negativamente sulla vita del paese. Nella fausta occasione d’oggidì, quindi, ricordiamo cosa fecero gli uomini e le donne che governarono negli ultimi decenni cercando – chi più chi meno – di fare sempre l’interesse del paese.
LE AMMINISTRAZIONI DI LUIGI BIANCHINI (1946-1960).
Sindaco della ‘Liberazione’, Luigi Bianchini, appena insediatosi il 27 aprile 1945, si diede da fare per avviare la ricostruzione del ponte sul Ticino (inaugurato nel 1952) che era stato distrutto dalle incursioni aeree. Sono gli anni della ricostruzione e l’amministrazione social-comunista realizzò opere importanti per il paese: 1 – l’acquedotto (1947-48) quello che oggi è il ‘Monumento ai Caduti’ (privo delle targhe da un paio d’anni!); 2 – Pavimentazione in porfido del centro storico del paese impiegando a tale scopo i disoccupati turbighesi; 3 – Circonvallazione (1956); 4 – Scuola Elementare: 5 – Acquisizione al territorio comunale delle località Bellaria, Ticinera e Scaldasole appartenente al Comune di Castano Primo; 6 – Impianto fognario in alcune vie del paese e prima progettazione dell’impianto di depurazione delle acque. Al tempo il bilancio comunale era di 5 milioni di vecchie lire. Il paese era in una fase di grande espansione tant’è che, parallelamente – su iniziativa della Parrocchia – i turbighesi furono chiamati a contribuire alla costruzione della ‘Casa del Giovane’ (1968) e al ‘Ricovero’
LE AMMINISTRAZIONI DEL SINDACO GIAMBATTISTA PARATICO (1960-1975)
Le elezioni amministrative del 6 novembre 1960 cambiarono il segno politico: da social-comunista si passò ad un’amministrazione democristiana. Erano gli anni della costruzione del palazzo municipale (inaugurato nel 1968), dell’ampliamento della rete fognaria, della tombinatura dei canali secondari del Villoresi, dell’istituzione del servizio di smaltimento dei rifiuti. Sono anni di crescita caotica del paese. Nella relazione del bilancio di previsione 1962 il sindaco rivolse un plauso alla “coraggiosa iniziativa dell’immobiliare Allea” che aveva realizzato i condomini lungo la detta Via provocando un’alterazione volumetrica che superava i tradizionali tre piani. Alla fine del ’63 fu realizzata la riqualificazione dell’Allea dando quel taglio moderno che è stato rispettato anche nell’ultima riqualificazione (2007) curata dall’assessore Stefano Candiani, recentemente scomparso. Al tempo, oltre al nuovo municipio (oggi diventato ‘Casa delle Associazioni’) fu realizzato il raddoppio del ponte sul Naviglio, ma nel 1966 arrivarono anche i TIR a intasare l’asse di penetrazione longitudinale del paese. Nell’ultima fase delle amministrazioni Paratico fu inaugurato l’impianto di depurazione delle acque; acquistato il palazzo de Cristoforis e scelto – tra infiniti tormenti – il sito per la costruzione delle Scuola Media.
LE AMMINISTRAZIONI DEL SINDACO GIANFRANCO CAVENAGO (1975-85)
Le elezioni del 15 giugno 1975 mutarono notevolmente la mappa del potere locale nel Castanese. Si registrarono casi clamorosi di Comuni passati direttamente dalla Dc al Pci, come Turbigo e Castano. Sono gli anni in cui fu realizzata la nuova Scuola Media (1978) con la mensa centralizzata; l’ampliamento del Cimitero e approvato il progetto della nuova piazza 1° Maggio (oggi denominata ‘ Madonna della Luna’), a seguito della demolizione della ‘Corte Fabbrica’. Si pensò ad ‘Piano insediamenti Produttivi’ da realizzarsi all’Arbusta (una parte anche vicino al depuratore), alimentato con un impianto di cogenerazione, al fine creare condizioni favorevoli all’attività industriale. Prese corpo, su volontà dell’assessore Loris Galantini, un seconda Scuola Materna Statale all’Arbusta che era stata urbanizzata in quegli anni. Per il restauro e rifacimento del tetto della Chiesa dei SS, Cosma e Damiano il Comune mise a disposizione la bella somma di 130milioni di vecchie lire.
L’AMMINISTRAZIONE DEL SINDACO LUCIANO ORLANDI (1985-1988)
Negli anni 1984-85 furono realizzate due edizioni del ‘Palio turbighese’ che diedero una frustata di vitalità al paese, frutto anche di un benessere diffuso che sarebbe sfumato negli anni successivi. Nel febbraio 1987 iniziarono i lavori di di rifacimento della fognatura di Via XXV aprile secondo un progetto generale elaborato in quegli anni e approvato in sei lotti che sarebbero stati realizzati nel decennio successivo. Iniziarono le trivellazioni di un nuovo pozzo dell’acqua potabile e si trovò idrogeno solforato frutto dell’antica presenza del mare. Infine, il nuovo pozzo fu realizzato all’Arbusta e fu proprio in quegli anni che prese corpo la decisione di recuperare il palazzo De Cristoforis (attuale sede municipale). Fu realizzato – decisione difficile per la scelta del sito – un nuovo campo di calcio all’Arbusta, successivamente dedicato a ‘Danilo Colombo’. Forti personalismi politici portarono a diverse crisi politiche e a due commissariamenti del Comune che ostacolarono lo sviluppo del paese.
L’AMMINISTRAZIONE DEL SINDACO MARCOAURELIO VEZZANI (1989-1992)
Sono gli anni dell’elaborazione del primo Statuto comunale, dell’idea – non realizzata – di un istituto professionale (chimico) nell’ala ‘nuova’ dell’attuale Scuola Elementare. Proseguono i lavori di restauro e ristrutturazione del palazzo de Cristoforis. Fu realizzato il prolungamento di Via Plati con raccordi alle Vie Kennedy e Giovanni XXIII, con l’intento successivo di raccordarsi alla nuova circonvallazione sud di Robecchetto. A seguito di una convenzione con le Ferrovie Nord, in vista del successivo potenziamento, fu raddoppiato il ponte di Via Villoresi con la realizzazione del prolungamento di Via Alle Cave; eliminazione del passaggio a livello nella zona sud (adiacente alla ex Rossari&Varzi) e la realizzazione di ‘Via al Ticino’.
L’AMMINISTRAZIONE DEL SINDACO ROBERTO LASSINI (1992-93)
Questa amministrazione, frutto di una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Vezzani, divise il paese in due fazioni e fu necessario un decennio affinché la comunità trovasse un nuovo equilibrio. L’amministrazione fu interrotta il 30 giugno 1993 con lo scioglimento del Consiglio Comunale a seguito di un intervento della magistratura che, in seguito, risultò essere un gravissimo errore giudiziario portatore di gravi danni al paese e alle persone che furono implicate.
L’AMMINISTRAZIONE DEL SINDACO GIANMARIAGADDA (1993-1997)
Questa Amministrazione si trovò a gestire i fondi previsti dalla convenzione Enel per il potenziamento con risanamento ambientale della centrale termoelettrica. Fu parzialmente realizzato il progetto – messo a punto dalle amministrazioni precedenti – riguardante il rifacimento del sistema fognario, che prevedeva anche una rete fognaria industriale. E’ il tempo in cui la Mewa si insedia nel territorio comunale. Fu messo a norma l’Auditorium e portati avanti i lavori di ristrutturazione del palazzo de Cristoforis. Fu elaborato un nuovo Piano regolatore Generale, progettata una nuova ‘Allea’, progetti questi che in seguito furono azzerati dalla successiva amministrazione Goi.
L’AMMINISTRAZIONE DEL SINDACO FRANCO GOI (1997-2001)
Furono realizzati i marciapiedi di Via Villoresi e la pista ciclabile di Via Roma con il ponte sull’Arno. L’architetto Ermanno Ranzani fu incaricato per elaborare un nuovo Prg e una serie di riqualificazioni ambientali all’interno del ‘Progetto Navigli’ promosso dalla Regione Lombardia. La sfiducia sul bilancio comunale del 9 febbraio 2001 portò alla fine dell’Amministrazione dell’Ulivo.
LE AMMINISTRAZIONI DI LAURA MIRA BONOMI (2001-2011)
Una delle prime iniziative dell’Amministrazione di Laura Mira Bonomi fu quella di dire ‘No al potenziamento della SS 34’ che avrebbe creato una profonda cesura nel territorio turbighese. Altra scelta difficile fu quella di ‘Casa Vincenzo’, effettuata allo scopo di liberare il centro da inutili ed ingombranti volumetrie. Felice, poi, è stata l’intuizione di insediare nella cinquecentesca Villa Tatti l’Asilo Nido comunale, ciò che comportò il restauro e la riqualificazione di una parte della villa.
Il raddoppio delle Ferrovie Nord (sottopassi veicolari e ciclopedonali, varianti stradali, rotonde, ecc.) fu realizzato dopo una forte contestazione popolare che portò ad un ricorso al TAR e al referendum locale. La Conferenza dei Servizi definitiva (2007), alla quale seguirono gli espropri dei terreni, dette l’inizio ai lavori – durati un quinquennio – che hanno visto, in primis, la realizzazione della nuova piazza mercato denominata oggi ‘Madonna della Luna’.
Nel dicembre 2005, Edipower ottenne l’autorizzazione, da parte del Ministero delle Attività Produttive, per trasformare il ciclo energetico della centrale termica da ‘ripotenziato in ‘combinato’ con un aumento di potenza installata. Nel maggio 2006 fu sottoscritta la convenzione con i Comuni di Turbigo e Robecchetto e formalizzato il ’quantum’ che Edipower avrebbe dovuto versare a titolo di compensazione ambientale secondo il criterio dell’occupazione del territorio dei rispettivi comuni. Il ripotenziamento fu parziale e oggi la proprietà dell’area e Iren, azienda che ha recentemente versato al Comune la bella cifra di 5,2 milioni di euro di Imu sui capannoni che contengono i turboalternatori che l’azienda aveva ritenuto ‘rimovibili’ e quindi esenti dall’imposta comunale.
La riqualificazione dell’Alzaia, in un’ottica turistica, fu un altro degli interventi portati a termine; poi ci fu la riqualificazione dell’Iris, ma anche quella dell’Allea Comunale, il nuovo Cimitero, la tribuna al Campo di Calcio, l’area ristoro alla Vita-Mayer con il recupero dell’antica pila del ponte torriano (oggi in grave stato di abbandono) e, in uno degli ultimi Consigli Comunali dell’era di Laura Mira Bonomi, furono chiuse le questioni riguardanti il depuratore (passato nel 2005 alla TAM), l’acqua potabile (il servizio sarebbe passato dall’Agesp di Busto Arsizio al Consorzio Acqua Potabile), al gas, i canoni legati all’utilizzo delle reti pubbliche.
‘Il palazzo delle Associazioni’ è stata l’ultima iniziativa (a seguito del trasloco avvenuto dell’ultimo Ufficio ‘Anagrafe’ nel 2011) che vede raccolte in un unico edificio le decine di associazioni presenti nella realtà turbighese. Da tenere presente che, però, nell’edificio ‘riposa’, al primo piano, l’Archivio Comunale che dovrebbe essere compiutamente sistemato.
LE AMMINISTRAZIONI DI CHRISTIAN GARAVAGLIA (2011)
Vicesindaco nelle passate Amministrazioni, nel suo primo mandato Christian Garavaglia ha continuato nelle strade tracciate da Laura Mira Bonomi, completando le opere avviate (interventi delle Nord, Madonna della Luna…), riqualificazione Ecocentro, manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici pubblici e delle vie del territorio comunale. La questione ‘No alla Bio balle’ si è risolta in poco tempo. Nei primi mesi del 2015 – a cura dell’Est Ticino ‘Villorei – è stata rimessa in servizio la conca originaria della centrale idroelettrica ‘G. Castelli’ per consentire la viabilità all’idrovia Locarno-Milano e realizzata una nuova tura-conca in corrispondenza della diga a panconcelli posta da decenni in corrispondenza della centrale termoelettrica al fine di aumentare il livello del Naviglio. Segnali di risveglio dell’economia locale sono arrivati dall’insediamento della Conceria Stefania in quella che fu l’area Irge, contemporaneo alla richiesta di ampliamento della lavanderia industriale Mewa.
Oggi, 21 giugno 2016, nella piazza dedicata a Carlo Bonomi, così com’è avvenuto nelle Amministrazioni di Laura Mira Bonomi ci sarà l’insediamento della seconda amministrazione di Christian Garavaglia che cercherà di smarcarsi da chi l’ha preceduto e la questione più scottante all’orizzonte e la scelta del sito del nuovo Centro Sporivo.