Riceviamo e Pubblichiamo
Questa mattina il consigliere regionale Riccardo De Corato si è recato a Magenta (Milano), dove accompagnato dalle autorità cittadine e dalla Polizia Locale ha visionato cascina Calderara, dove la Prefettura vorrebbe insediare altri 50 migranti in aggiunta ai 98 già ospiti in città presso un’altra struttura. “Sinceramente non ho mai visto una situazione così assurda: la cascina dove la Prefettura vorrebbe portare altri migranti è attualmente abitata da due nuclei familiari per un totale di otto persone; in particolare, l’accesso agli appartamenti (tanto quelli già occupati, quanto quelli che dovessero essere destinati all’attività in argomento) è possibile esclusivamente attraverso un portone e il successivo passaggio nel cortile comune sul quale affacciano gli ingressi delle singole unità immobiliari. La cascina non è neppure allacciata alla rete fognaria, inoltre è accessibile esclusivamente attraverso una strada sterrata che porta alla statale 11, dove passano ogni giorno decine di migliaia di automezzi, e non ha nemmeno un collegamento pedonale con la Città: in termini di sicurezza e incolumità degli ospiti, oltre che per tutte le altre ragioni esposte, si tratta di una struttura del tutto inadatta. Come del resto ha sottolineato, formalmente al Prefetto, persino il sindaco di Magenta, Marco Invernizzi, del Partito Democratico. Chiederemo ancora una volta che Regione Lombardia sia interlocutore della Prefettura, perché gestire in questo modo l’emergenza profughi, infischiandosene del parere degli enti locali e di quelli superiori è inaccettabile. La Lombardia e Milano ospitano il 14% dei profughi, il Lazio 2%: ce ne rendiamo conto? Dopo aver già presentato una interrogazione in Consiglio Regionale, continuerò personalmente e come capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione, la battaglia per impedire che i profughi arrivino alla cascina Calderara di Magenta”
La Videointervista a De Corato