La sua adorata moto, i tanti ricordi di una vita, la famiglia. I sogni svaniti in un attimo. Roberto Santese, 49enne di Vittuone, è l’ultima vittima della trafficatissima strada Padana ex strada statale 11. In paese c’è incredulità perché morire in questo modo non è concepibile. Gli amici sono straziati dal dolore, come sempre, si ripercorre sulla sua pagina facebook il triste rituale dei messaggi di cordogli. Chi non si capacita, chi ricorda ‘Roby’ con tanto affetto pensando alle vacanze e ai momenti felici. Sul suo profilo appare una splendida moto. La sua passione.
Un mezzo tanto bello quanto pericoloso. Era proprio in sella alla sua Honda Roberto Santese quando nel pomeriggio di mercoledì si è verificata la tragedia. Lui stava percorrendo la strada da Sedriano a Vittuone quando si è scontrato frontalmente con un’auto che si apprestava a svoltare a sinistra verso il parcheggio di fronte ad alcune attività commerciali. Un urto devastante. Subito l’equipe medica arrivata con l’elisoccorso ha capito che le speranze erano appese a un filo. Il suo cuore si era fermato, ma le manovre rianimatorie sono continuate. Disperatamente nell’illusione di un miracolo che non è arrivato. E’ stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Magenta per un estremo tentativo di salvarlo. Alla fine i medici si sono dovuti arrendere. Ora si dovrà attendere l’esito dell’esame autoptico per sapere la data dei funerali del 49enne vittuonese. I mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro e i verbali redatti della Polizia Stradale di Magenta sono stati inviati in Procura per l’apertura di un’indagine che dovrà chiarire le cause dell’accaduto. Errore umano, fatalità, un attimo di distrazione. Forse tutto questo insieme.
Sul banco degli imputati ancora una volta, il traffico pazzesco che scorre quotidianamente lungo tutta la strada Padana ex SS11. La via di collegamento tra Milano e Novara, tra la Lombardia e il Piemonte, che attraversa tutti i comuni del magentino ancora una volta si mette in mostra per la sua pericolosità. Ieri il traffico, complice la pioggia caduta incessantemente fin dal primo mattino, era fuori controllo. I mezzi pesanti alzavano nuvole d’acqua che rendevano scarsa la visibilità e l’incidente è sempre dietro l’angolo. Ma anche quando il meteo è favorevole il rischio è presente. E’ così da sempre. Fin da quando si studiarono sistemi alternativi per cercare di ridurre il traffico. La soluzione delle rotonde ha posto fine alle lunghe code che si verificavano agli impianti semaforici. Ma non hanno certo risolto il problema. E sulla ex SS11 si continua a morire.