C’è una cosa che mi piace di facebook ed è la rapidità con la quale si può divulgare una notizia al mondo intero. Ma c’è un’altra cosa che detesto di facebook ed è la rapidità con la quale si può divulgare una bufala al mondo intero. Una bufala incontrollabile che verrà presa per vera da migliaia, milioni di individui. Partendo da questa premessa mi soffermo brevemente sulla ridicola discussione alla quale assistiamo e riguardante l’esclusione del creatore di CorriereAltomilanese.com Francesco Maria Bienati dal gruppo facebook ‘Sei di Magenta se…’. Tutto è partito dall’introduzione della regola che vieta la pubblicazione di più di una notizia riguardante il medesimo argomento da parte di testate diverse.
Ovvero: se Ticino Notizie pubblica che è stato presentato il dolce di San Martino per CorriereAltomilanese.com è vietato pubblicare la stessa cosa. E viceversa. Ehmmm Conosco Bienati da parecchi anni. Da quando faceva il camionista e girava l’Europa e mi teneva ore al telefono per raccontarmi quello che vedeva in Ungheria. Se c’è una cosa che lo fa indiavolare è la parola ‘vietare’ applicata al campo del giornalismo. E purtroppo il soggetto quando si indiavola diventa incontrollabile. Ho letto le sue frasi e sono inaccettabili. Ma veniamo al divieto di pubblicare notizie doppie su una pagina facebook. Legittimo o meno ognuno fa quello che gli pare e se chi gestisce la pagina introduce tale divieto ci si attiene.
Ma cosa significa notizia doppia? Torniamo alla premessa di inizio articolo. Il giornalismo, purtroppo, oggi è fatto di scopiazzamenti esagerati da facebook. Basta che un signor Brambilla qualunque scriva che gli hanno rubato le galline dal pollaio che i fenomeni del giornalismo 2.0 ci scrivono un pezzo. Quando ho cominciato con Bienati ho messo subito un chiaro che questo non sarebbe stato mai il mio modo di fare. E lui ha concordato con me. E allora torniamo a bomba: una notizia scopiazzata da facebook e un’altra che tratta dello stesso argomento, ma che è stata puntualmente verificata e corredata di dati importanti, sono la stessa cosa? Direi di no. Penso sia per questo che Bienati si è indiavolato. Il giornalista è un mestiere nobile. Chi copia da facebook fa un altro lavoro.